La vertenza Alba finisce alla Corte Costituzionale - Le Cronache
Provincia Battipaglia

La vertenza Alba finisce alla Corte Costituzionale

La vertenza Alba finisce alla Corte Costituzionale

di Erika Noschese

Finisce in tribunale la vertenza Alba. Ad annunciarlo sono le segreterie nazionali di Fp Cgil con Bozzanca e Cenciotti, Fit Cisl con Diamante e Curcio e Uiltrasporti con Odone e Modi, annunciando – attraverso una lunga lettera rivolta ai cittadini di Battipaglia – che spetterà alla Corte Costituzionale «quantificare il danno prodotto dai disastri della politica di Battipaglia e dagli Amministratori della società partecipata». «In queste ore si sta consumando “sulla vostra pelle” una vicenda dai contorni grotteschi e dalle conseguenze drammatiche», si legge nella lettera che i sindacati hanno inviato ai battipagliesi in merito alla vertenza Alba, al centro di varie problematiche ormai da diverso tempo. I vertici della società hanno comunicato, nei giorni scorsi, il superamento – in via ufficiale – del Ccnl di riferimento per la gestione del ciclo dei rifiuti, applicando il contratto del multiservizi che nulla ha a che vedere con il settore dei servizi ambientali. “Il fatto è gravissimo: si rompe il rapporto di fiducia con i lavoratori e con la comunità locale che paga il servizio attraverso le tasse locali, peraltro quantificate anche con i valori del Ccnl Ambiente così come pubblicato in Gazzetta Ufficiale dal Ministero del Lavoro”, hanno poi aggiunto i sindacati che parlano di “atti intimidatori” che saranno argomenti “che tratteranno poi i numerosi tribunali coinvolti seppur i manager aziendali intendano sottrarsi a quest’ultimi con la minaccia – in maniera indecorosa – del licenziamento di tutti i lavoratori in assenza di una firma individuale sui documenti della vergogna”. Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti puntano il dito contro le mancate dimissioni dell’amministratore unico della società, nonostante lo stato di crisi aziendale denunciato a più riprese. La vertenza Alba dunque prestò finirà sul banco del tribunale: la Corte Costituzionale sarà infatti chiamata a quantificare il danno creato dagli amministratori della società partecipata che si occupano della gestione dei rifiuti. «Riteniamo tutto ciò inaccettabile e ci attiveremo in qualsiasi sede per impedire questo terribile atto, unico nel suo genere in tutto il territorio nazionale – hanno detto i sindacalisti – Sappiamo che le soluzioni per salvare l’azienda ci sono anche dentro le dinamiche contrattuali del Ccnl Ambiante ma, nel frattempo, chiediamo le dimissioni di tutti i responsabili, la sospensione degli atti unilaterali e la contestuale apertura del tavolo anche con la presenza delle strutture sindacali nazionali». Da qui poi l’appello ai lavoratori di non arrendersi ma «di resistere a questo attacco inaudito contro chi vi vuole impoverire e vi vuole privare della dignità di lavoratori e cittadini. Voi tutti non siete sudditi