La tradizione del gioco all'italiana, classica o virtuale - Le Cronache
Attualità Editoriale

La tradizione del gioco all’italiana, classica o virtuale

La tradizione del gioco all’italiana, classica o virtuale

L’Italia è da sempre un paese che segue le tendenze mondiali e spesso ne crea alcune. A livello culturale così come sociale, il Belpaese è uno dei luoghi di riferimento del pianeta, partendo dalla moda fino ad arrivare allo sport. Per quanto riguarda l’industria dei giochi tradizionali e virtuali, nel suo concetto più esteso, l’Italia non dispone di grandi firme di sviluppatori elettronici e web, nonostante sia un paese nel quale il gioco è sicuramente una delle attività più amate e più diffuse in assoluto, come vediamo di seguito.

Casinò, ma non solo

n pochi sanno che le prime grandi sale da gioco al mondo, sono nate proprio in Italia. Stiamo parlando già del XII secolo, ossia quando le Repubbiche Marinare di Amalfi, Pisa, Genova e soprattutto Venezia prosperavano a livello economico. Non è un caso che, dopo essere stato inaugurato nel 1638, il Casinò di Venezia sia diventato uno dei più importanti del mondo. Secondo quanto riporta il sito Betway Casino, infatti, la parola casinò deriva dall’italiano “casina” e si riferisce soprattutto a un luogo adibito al tempo libero. Una struttura simile oggigiorno potrebbe essere un bar o una sala adibita a giochi di vario tipo come, ad esempio, il Monopoli, un’autentica istituzione in Italia e nel mondo.

Come ben noto, l’Italia ha quattro casinò ufficiali nel suo territorio: il Casinò Municipale di Campione d’Italia, il Casinò di Sanremo, il Casinò di Venezia e il Casinò de la Vallée. Nel 2017, il Casinò di Campione ha generato i maggiori introiti che è stato in gran parte fornito dalle slot machine di tutti i casinò. Eppure, vi sono altre modalità di gioco molto diffuse in Italia. Ad esulare dai giochi tipo casinò vi sono sia i classici giochi da tavolo, sia quelli virtuali fruibili su console e PC. In questo contesto l’apporto di un’azienda come Milestone è stato fondamentale nel divertimento di molti appassionati di giochi elettronici.

Giochi virtuali e non

Sebbene il numero degli sviluppatori italiani non sia a livello di quelli europei, con Inghilterra, Francia e Polonia, tra le nazioni più prolifiche, va comunque indicato che dal 2014 ad ora il giro di affari complessivo è raddoppiato. In tale contesto, il dato più significativo è che il numero degli impiegati nel settore è passato da circa 700 al migliaio attuale. Tutto ciò è arrivato dopo la rivoluzione impulsata, sempre nel 2016, dalla società Games in Italy, che ha creato un giro d’affari intorno ai 40 milioni di euro, come è stato confermato dall’Associazione di categoria, l’AESVI. Tale associazione tende a illustrare periodicamente le tendenze di giochi virtuali e non, che si sviluppano in Italia, un paese nel quale i giochi classici di carte come la scopa e il poker restano sempre in auge, riuscendo anche a fronteggiare l’invasione dei giochi virtuali per PC e console.

Nonostante la maggior parte dei giochi tradizionali sia oggi fruibile anche sul web o in formato digitale, è altresì vero che molte persone continuano a preferire le versioni da tavolo classiche, che secondo un recente rapporto danno vita a un mercato di circa 100 milioni di euro solo in Italia, una cifra piuttosto eloquente.

Milano su tutte

Sebbene non disponga di un casinò proprio, è evidente che sia Milano la capitale italiana del gioco: nel capoluogo lombardo si registra ultimamente una tendenza sempre più in crescita, ossia quella dei giovani che si riuniscono per giocare a vari giochi di società e da tavolo. Molti sono, infatti, i locali adibiti ai giochi di ruolo e da tavolo nei quali gli appassionati delle attività ludiche più svariate possono divertirsi tra di loro, facendo anche amicizia. Partendo da giochi di carte più moderni come Magic, una vera e propria istituzione, finendo con un classico come Risiko, è in questi posti che si respira la vera passione italiana per i giochi.

In Italia è dunque ancora forte il richiamo al gioco vero e proprio, quello che si basa ancora sulle carte e non necessita di una connessione Internet. Il Belpaese, dove comunque i giochi digitali fanno la loro parte, è ancora intriso di romanticismo per le attività ludiche classiche che hanno fatto la storia.