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La nostra terra sconvolta che non esce dagli occhi

di Gino Liguori
Quell’interminabile minuto e mezzo di terrore. Quel minuto e mezzo che causò macerie, paura e rabbia. Salerno pagò un prezzo altissimo per quanto era accaduto, e tante ferite non si sono ancora rimarginate, personali e sociali. Interi paesi erano tombe aperte alla pioggia, alla neve, al gelo, si scavava in mezzo a una grande confusione, i soccorsi non arrivavano mai, tanto che “Il Mattino” titolò a tutta pagina quel FATE PRESTO, che materializzò il grido di dolore che si alzava da una intera terra, al punto da indispettire qualcuno che viveva nelle alte sfere. Forse mai si era visto un giornale farsi voce della sua gente in quella maniera dirompente, al punto che Andy Warhol di quella prima pagina fece un quadro divenuto famoso.
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