La Leopolda senza i salernitani - Le Cronache
Editoriale

La Leopolda senza i salernitani

La Leopolda senza i salernitani

di Andrea Pellegrino

Un tempo era la Leopolda dei renziani. Oggi, almeno per quanto riguarda Salerno e la Campania, le “visite” a Firenze sono sostanzialmente diminuite. Rispetto alla processione elettorale dello scorso anno, quest’anno pare che gli esponenti salernitani abbiano marcato visita. A partire dall’area deluchiana, in forze lo scorso anno, per ovvi motivi legati alle primarie e alla candidatura di Vincenzo De Luca alle elezioni regionali, e totalmente assenti in questa edizione. Domenica a chiusura dell’evento politico, il segretario provinciale Nicola Landolfi si è limitato ad un commento, stile democristiano, su quanto affermato da Renzi, auspicando, un maggiore coinvolgimento dei territori. E se i deluchiani non sono sbarcati a Firenze, i renziani (della prima ora) hanno fatto altrettanto. Così, in sintesi, nessuno si è mosso dalle proprie posizioni. Ad eccezione di Tommaso Pellegrino, sindaco di Sassano che si è visto “congelare” la nomina alla presidenza del Parco nazionale del Cilento. Incarico stoppato proprio da Vincenzo De Luca, a quanto pare, estromesso dalle trattative. Per il resto, silenzio assoluto, o meglio ancora “Aventino” per i primi salernitani che hanno creduto in Matteo Renzi per poi essere messi da parte durante la campagna acquisti dei deluchiani. Così l’entusiasmo iniziale che aveva fatto da cornice al primo appuntamento di Matteo Renzi a Salerno (quando De Luca e i deluchiani erano dalla parte di Bersani) è venuto meno, quasi scomparendo nel nulla. Basti pensare che nel corso del tempo, scandito da elezioni annuali, i renziani (quelli veri della prima ora) qui a Salerno non hanno avuto diritto alla parola. D’altronde dopo lo strappo con Bersani, qui il 99,9 per cento del partito democratico è diventato renziano, facendo disperdere nell’aria coloro che fino ad un attimo prima era stati estromessi dal «cerchio magico» perché seguaci dell’allora sindaco di Firenze. Ma questo alla Leopolda l’hanno sempre saputo. D’altronde tra i maggiori sponsor di Vincenzo De Luca alle scorse elezioni regionali c’era Luca Lotti, braccio destro fiorentino di Renzi.
Oggi a distanza di un anno alla Leopolda non c’erano i renziani né della prima, né quelli della seconda.