La città del futuro dimenticherà il green e sarà condannata a non respirare più - Le Cronache
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La città del futuro dimenticherà il green e sarà condannata a non respirare più

La città del futuro dimenticherà il green e sarà condannata a non respirare più

La Salerno del futuro punterà a urbanizzazione e incremento demografico, ma tralascerà importanti questioni come ambiente e sviluppo sostenibile. E’ quanto lamentato dal comitato spontaneo “Salviamo gli alberi” in merito alla variante di adeguamento al vigente Puc. Stando alle osservazioni presentate dallo stesso comitato all’amministrazione comunale, il documento disegna una città priva di spazi verdi attrezzati all’interno dei quartieri, specificatamente nella zona orientale (Torrione, Pastena, Mercatello), che a lungo andare comprometterà gravemente vivibilità e salubrità, infondendo parimenti un grande senso di sfiducia dei suoi abitanti nell’istituzione locale. “I cittadini hanno dovuto subire la voracità cementificatrice di questa amministrazione imprevista ed imprevedibile. Tale atteggiamento che muove da esigenze di natura esclusivamente speculative è privo di una sensibilità tesa al miglioramento della qualità della vita ed in generale al rispetto dei suoi cittadini, tant’è che in luogo dell’espianto delle alberature, non vi è mai stata alcuna ricollocazione” ha dichiarato Maria Carmela Criscuolo, presidente del comitato. “La principale causa che ne ha determinato l’abbattimento non è certo la vetustà delle alberature, ma la assoluta carenza manutenzione e di cure, del tutto assente nella pianificazione urbanistica e nella programmazione economica del bilancio comunale. Nel corso degli ultimi anni l’amministrazione comunale ha limitato quasi sempre i propri interventi ad operazioni di taglio prevalentemente indiscriminato e selvaggio, senza alcun tipo di progettualità sia relativa alle nuove piantumazioni sia relativamente ad una evidente assenza di un piano di manutenzione finalizzato alla salvaguardia del patrimonio verde comune”. Tutto ciò, a detta del comitato, muove contro lo sviluppo tanto decantato, a discapito dei residenti, in primis in termini di qua lità e quantità di ossigeno. Strettamente correlata, infatti, la questione viabilità, con la crescita esponenziale della circolazione dei veicoli in assenza di un servizio di trasporto pubblico efficiente. Da qui la richiesta inoltrata a Palazzo di Città circa la definizione all’interno della variante al Puc di un piano del verde pubblico che salvaguardi il verde esistente dei quartieri. Non solo: “Salviamo gli alberi” ha richiesto di poter partecipare attivamente ai lavori, chiedendo che tutte le iniziative finalizzate sia alla manutenzione che ad eventuali eliminazioni o modifica del patrimonio del verde pubblico siano portate a conoscenza del comitato.

Giovanna Naddeo