Infettate dalla prima paziente, altre due sono donne positive - Le Cronache
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Infettate dalla prima paziente, altre due sono donne positive

Infettate dalla prima paziente, altre due sono donne positive

La prima donna affetta da Coronavirus, ad Eboli, ha “infettato” altre due donne. I casi di Covid19, nel comune guidato da Massimo Cariello si attestano a tre. Si tratta di due donne di 75 e 65 anni, originarie di di Battipaglia e di Striano (in provincia di Napoli) che condividevano la stanza di degenza presso il Campolongo hospital con la donna di 72 anni di Pompei positiva al test del coronavirus la settimana scorsa. I risultati dei tamponi giunti dal Cotugno di Napoli hanno confermato la positività delle due pazienti che sono state trasportate in ospedale. Entrambe, dopo la conferma del Covid 19 per la prima donna erano state messe in isolamento così come le altre persone e che hanno avuto contatti con loro e ora si trovano ora in quarantena preventiva. La conferma del contagio della 72enne era avvenuta dopo il trasferimento al presidio ospedaliero ebolitano dove era stata sottoposta al tampone, prima di essere ricoverata al Cotugno di Napoli. Una procedura che era stata stigmatizzata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che, sabato scorso, in un post sui social, aveva sottolineato come «il trasferimento da una struttura privata di un paziente con patologie respiratorie direttamente in un pronto soccorso senza controllo preventivo, ha determinato una situazione di emergenza e la perdita temporanea di personale sanitario». Intanto, la Direzione Sanitaria del Campolongo Hospital comunica di aver sottoposto a tampone le pazienti che erano in stanza con la degente risultata positiva al Covid 19 nei giorni scorsi. I risultati giunti da Napoli hanno confermato la positività delle due pazienti, per le quali è stato subito allertato il servizio dedicato e quindi trasportate in ospedale per i trattamenti del caso. La direzione precisa inoltre che le due pazienti erano già state poste in isolamento e che chiunque abbia avuto contatti con loro si trova attualmente in stato di quarantena preventiva.La situazione è sottoposta a stretto controllo e l’attività prosegue regolarmente. A confermare i due nuovi casi di contagio anche il sindaco di Eboli Massimo Cariello che, tra le altre cose ha lanciato un appello alla cittadinanza: «E’ in atto tutta la rigida profilassi del caso.Ebolitani: per favore restate a casa». Intanto, altri due tamponi sono risultati negativi. Intanto, è in atto una rete di collaborazione dei comuni a fronte dell’emergenza e alla sanificazione degli ambienti esterni con trattamenti di disinfestazione adulticida sul territorio comunale. Ciò potrebbe nonbastare al contenimento della diffusione ammette Cariello che sollecita alla denuncia di chi viola laquarantena. «Per ridurre il fenomeno bisogna essere intransigenti», ammonisce il primo cittadino Cariello. Superata la prima fase che ha visto la chiusura delle scuole e dei luoghi di assembramento, di restrizione oraria delle attività ristorative e di circolazione, alla quale hanno partecipato tutti i cittadini con rigore, si teme la fase successiva di mantenimento delle disposizioni imposte e il rispetto delle stesse nel tempo.

Doriana D’Elia