Incidente sul lavoro: morto 52enne di Nocera Superiore travolto dal crollo delle pareti di scavo in via Nazionale - Le Cronache
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 Incidente sul lavoro: morto 52enne di Nocera Superiore travolto dal crollo delle pareti di scavo in via Nazionale

 Incidente sul lavoro: morto 52enne di Nocera Superiore travolto dal crollo delle pareti di scavo in via Nazionale

di Gerardina Pepe NOCERA SUPERIORE. Tragica morte sul lavoro: perde la vita un 53enne di Nocera Superiore. Francesco Guarnaccia, da tutti conosciuto come Franco, è deceduto ieri mattina dopo essere stato schiacciato dal crollo del terreno che lui stessa aveva rimosso. La vittima, operatore ecologico del Comune di Nocera Superiore, era andato ieri mattina in via Nazionale, a pochi passi da casa, all’interno di un’azienda dell’area industriale. Sotto una palazzina di due piani, nella quale si stavano eseguendo dei lavori edili, secondo la ricostruzione dei carabinieri del reparto operativo di Nocera Inferiore, Guarnaccia avrebbe rimosso con un escavatore il terreno adiacente a un fabbricato. Creato un fosso profondo oltre due metri, l’uomo è sceso all’interno della buca per porre in opera la guaina bituminosa necessaria a coibentare l’edificio. Poco prima delle 14, ad un tratto, il terreno accumulato sui bordi è crollato sul corpo dell’uomo e un masso che era all’interno lo ha colpito. Immediato è scattato l’allarme e sul posto sono intervenuti i carabinieri delle due Nocera e i vigili del fuoco del distaccamento nocerino anche con un camion gru per sollevare i detriti e quindi liberare la vittima. Purtroppo, è apparso subito chiaro che il 53enne era deceduto sul colpo. A nulla è valso, infatti, l’arrivo delle ambulanze: per Franco Guarnaccia non c’era stato niente da fare. Oltre un’ora di lavoro è stata necessaria ai soccorritori per recuperare il corpo dell’uomo, grazie al non facile lavoro dei vigili del fuoco. Alcuni hanno notato il volto tumefatto del 53enne, così ridottosi probabilmente a causa dello smottamento. La salma è stata trasportata al cimitero di Nocera Superiore, distante qualche centinaio di metri dal luogo dell’incidente, per eseguire l’esame esterno sul corpo. Dopo i primi accertamenti, non essendo stata necessaria l’autopsia, la procura ha dato il nullaosta alla restituzione della salma alla famiglia per il rito funebre. I carabinieri hanno avviato le indagini, acquisito testimonianze e transennato il corpo di fabbrica dove è avvenuto il crollo. I militari della stazione di Nocera Superiore, coordinati dalla procura della repubblica, stanno eseguendo verifiche sulla regolarità dei lavori che si stavano eseguendo nella palazzina e sulla posizione lavorativa del 53enne che avrebbe operato al di fuori della sua attività di dipendente comunale. L’area dove è avvenuto l’incidente è stata sottoposta a sequestro. Bisognerà verificare se i lavori erano autorizzati, chi li ha eseguiti e quante persone erano impegnate al momento del crollo e con quali qualifiche. Va appurato anche se siano state rispettate tutte le regole di sicurezza sui luoghi di lavoro. Salerno. «L’ennesimo incidente su un cantiere edile nel Salernitano ci porta a riflettere su una questione che aziende e istituzioni continuano a sottovalutare. Speriamo che questo 2015 diventi un annus horribilis sotto questo punto di vista». Così Matteo Buono, segretario generale della Cisl provinciale, ha commentato l’episodio che ha stroncato la vita a un 53enne di Nocera Superiore. «Non possiamo più assistere a delle tragedie del genere. La verità è soltanto una: i controlli sui cantieri e nelle aziende latitano. C’è bisogno di un’azione preventiva», ha sottolineato Buono, «di un monitoraggio che porti al rispetto delle normative vigenti in tutti i luoghi di lavoro. Penso a una banca dati con sindacati, istituzioni e forze dell’ordine pronti a interagire tra di loro. E’ tempo di agire». Un incidente quello di Nocera Superiore, che ripropone il tema della soppressione della Direzione provinciale del Lavoro di Salerno. «Accentrare le competenze all’Agenzia Unica di Napoli vuol dire lasciare il territorio in mano al sommerso e all’illegalità. Si tratterebbe, inoltre, dell’ennesimo schiaffo al territorio già umiliato da tagli indiscriminati», ha concluso Buono.