Incidente al porto, condanna bis per i fratelli Amoruso - Le Cronache
Cronaca

Incidente al porto, condanna bis per i fratelli Amoruso

Incidente al porto, condanna bis per i fratelli Amoruso

Precipitò da un container mentre lavorava al porto commerciale di via Ligea, Emilio Leone, 60anni, per settimane ha lottato contro la morte. I giudici della Corte di Appello di Salerno hanno confermato la sentenza emessa dai colleghi di primo grado nel 2017. Condanna bis e stessa pena, un un anno ciascuno, per i tre fratelli, imprenditori, Amoruso, difesi dallo studio Lentini, della compagnia portuale ed una una provvisionale di 20mila euro oltre all risarcimento dei danni alla parte civile rappresentata dall’avocato Luigi Gargiulo. L’incidente avenne nel settembre del 2012 nello scalo portuale di Salerno. Emilio Leone era intento ad agganciare un container ad una gru, per sistemarlo più avanti ed effettuare le attività di scarico e carico merce, quando perse l’equilibrio cadendo nel vuoto. L’operaio in seguito al volo di 2 metri e 20 riportò un trauma cranico – ed un vasto ematoma celebrale – oltre alla frattura di diverse costole che compromisero l’attività polmonare. Furono i colleghi – sopra il container insieme all’allora 54enne vi era un altro operaio – ad allertare l’intervento della pronta assistenza, contattando il 118, e gli agenti della polizia di frontiera. Trasportato al Ruggi l’operaio fu sottoposto ad un delicatissimo intervento chirurgico. Furono giorni di grande apprensione per i familiari dell’operaio che è stato per giorni in pericolo di vita. Intanto la Polizia di Frontiera aprì un’inchiesta tesa a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. L’area fu sequestrata per i rilievi di rito. Originario del quartiere Fornelle, Emilio Leone è molto conosciuto non solo nel centro storico ma anche nella zona orientale della città – assiduo frequentatore della comunità parrocchiale di Mariconda e degli eventi religiosi più importanti – oltre che per la sua fede calcistica per la Salernitana. Una vera passione la sua squadra, che che condivideva con il figlio che lavorava con lui nello scalo portuae e che il giorno dell’incidente era di riposo. Il decorso post incidente è stato lunghissimo per Emilio Leone che è rimasto in ospedale per settimane. Pieffe