Inchiesta su Crescent e Piazza: le sei delibere che "inguaiano" gli assessori - Le Cronache
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Inchiesta su Crescent e Piazza: le sei delibere che “inguaiano” gli assessori

Sono sei le delibere attualmente sotto la lente d’ingrandimento dei pubblici ministeri Valenti ed Alfano, titolari dell’inchiesta sul Crescent e Piazza della Libertà. Al vaglio gli atti dal 7 dicembre 2007 al 28 maggio 2010. Sono sei delibere che coinvolgerebbero, a vario titolo, gli assessori che si sono succeduti ed i tecnici comunali.
Il Pua di Santa Teresa, la variante, la sdemanializzazione, ed ancora i diritti edificatori del Crescent, gli argomenti chiave dell’inchiesta (suddivisa in più filoni, a quanto pare) partita dalla Procura di Salerno. Tra i coinvolti, anche il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca e tutti gli assessori che dal 2007 si sono succeduti nelle varie sedute dell’esecutivo. Si tratta del vicesindaco Eva Avossa e degli assessori, Calabrese, Cascone, Conforti, De Maio, De Pascale, Guerra, Fiore, Maraio e Picarone. Poi ci sono i tecnici, tra cui Davide Pelosio (dirigente del settore trasformazioni urbana), Bianca De Roberto e Nicola Massimo Gentile (capo ufficio del Piani Attuativi). Ancora il direttore dell’agenzia del Demanio della Campania, Roberto Di Giannantonio ed, infine, risultano coinvolti anche i membri della commissione gara di appalto dei diritti edificatori del Crescent, Luigi Della Greca e Aniello Di Mauro.
Il reato ipotizzato è l’abuso d’ufficio ma anche falso ideologico per alcuni. Ma le varie posizioni verranno meglio definite nei prossimi giorni.
Oggi, intanto, l’attenzione sarà tutta sui crolli di Piazza della Libertà. Al Tribunale di Salerno, questa mattina, alle 10.30 è fissato l’incidente probatorio, così come disposto dal Gip De Nicola. Ci saranno tutti i coinvolti nella vicenda, e gli iscritti sul registro degli indagati, dopo il filone aperto dalla Procura di Salerno, all’indomani dei cedimenti che hanno interessato il settore 2 del cantiere di Piazza della Libertà. Ci sarà anche Antonio Ragusa, il Rup del Comune, (assistito dall’avvocato Arnaldo Franco), il cui avviso di garanzia è stato notificato la scorsa settimana.
Ci dovrebbero essere anche i tecnici e i consulenti della Esa Costruzioni, nonostante l’altro contenzioso legale che si profila all’orizzonte. Ma ci sarà soprattutto il superconsulente della Procura e i periti di parte, non solo della Esa, ma della Lotti (studio associato che si occupa della progettazione) e dello stesso Comune di Salerno.
Da accertare ci saranno le responsabilità. Ma soprattutto si dovrà definire poi l’intervento di abbattimento, ricostruzione e consolidamento della parte crepata. Di sicuro, da quel che emerge, si prevedono ulteriori vertici tecnici, anche sul cantiere, facendo così slittare il dissequestro della piazza.
Ma al momento l’intervento della Piazza della Libertà sarebbe senza impresa esecutrice. Alla Esa Costruzioni, dopo la notizia di una interdizione antimafia, sarebbe già giunta la nota di recesso da parte del Comune di Salerno. Ma, a quanto pare, l’impresa avrebbe intenzione, attraverso il suo legale Antonio Bifolco, di impugnare l’intedittiva e di conseguenza l’atto comunale. Inoltre, non si conoscono ancora i motivi che hanno spinto la Prefettura di Salerno ad emettere l’interdittiva nei confronti dell’impresa di Nocera Inferiore. «Acquisiremo i documenti – spiega l’avvocato Bifolco – e presenteremo i ricorsi».

 

24 aprile 2013