“In casa di De Luca per mostrare i fallimenti del suo governo” - Le Cronache
Regionali 2020

“In casa di De Luca per mostrare i fallimenti del suo governo”

“In casa di De Luca per mostrare i fallimenti del suo governo”

La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni fa tappa in provincia di Salerno. Questa mattina, infatti, la Meloni sarà a Pagani, alle 9, presso il mercato ortofrutticolo per incontrare e sostenere la candidata alla carica di sindaco Enza Fezza. Successivamente, alle 11, la leader di FdI, sarà a Cava de’Tirreni in piazza Duomo per incontrare i cittadini e i militanti del partito. Ad accogliere la leader di FdI anche il Questore della Camera dei Deputati Edmondo Cirielli. Onorevole, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni fa tappa nel salernitano… “Si, certo. La sua presenza è in due città simbolo come Cava e Pagani dove noi presentiamo la lista di Fratelli d’Italia, quindi anche per rispetto nei confronti delle persone che ci mettono la faccia per candidarsi nelle nostre liste, in maniera particolare a Pagani dove c’è il candidato sindaco Enza Fezza ma anche Cava de’ Tirreni dove FdI è il partito leader della coalizione di centro destra dove, tra l’altro, il candidato sindaco è un civico che ha un passato politico in Alleanza Nazionale. E’ chiaro che sarà l’occasione per affrontare, in casa di De Luca, i temi dei fallimenti della sua gestione, le regionali sono il tema centrale ma è sicuramente l’occasione, per la nostra leader, di affrontare le tematiche nazionali come la crisi economica indotta dall’incapacità del governo di affrontare e gestire l’epidemia e ovviamente la necessità di un nuovo lancio di programma che possa consentire all’italia di uscire fuori dal guado”. Una sfida importante nonostante De Luca sembri avere la vittoria in tasca… “Veramente lo diceva anche Caldoro, cinque anni fa, che aveva la vittoria in tasca poi sappiamo com’è andata quindi insomma. La verità è che De Luca è stato avvantaggiato da una dinamica straordinaria, più unica che rara. In 70 anni di democrazia è la prima volta che ci siamo trovati a cavallo, alla fine e durante, una campagna elettorale colpiti da un’epidemia quindi sicuramente una cosa che ha inciso moltissimo, anche sul piano psicologico e lei sa bene che ci sono passato anche io. Le posso garantire che è una cosa che ha scosso le persone nel profondo, l’idea che lui potesse essere uomo forte al comando, che tirava fuori le persone dal pericolo dell’epidemia ha sicuramente dato un bonus iniziale ma la verità è che sappiamo tutti che l’epidemia in Campania non si è diffusa soltanto perché il governo nazionale aveva ormai sancito la quarantena e il lockdown e perchè l’epidemia, un mese prima, aveva colpito la Lombardia che ha fatto un po’ come sentinella, come prima linea tanto è vero che in tutto il sud non c’è stata l’epidemia però adesso che dipendeva da lui contenere il virus dai rientro dall’estero c’è stato un flop totale della gestione dello scalo di Capodichino, come io stesso ho denunciato oltre venti giorni fa. Non è stato fatto nessun tracciamento, nessun monitoraggio e oggi le misure sono state prese ma oramai nella rete i pesci non ci sono più; quindi sono scappati all’inizio tanti positivi a causa dell’incapacità del governo regionale e oggi paghiamo le conseguenze. L’unico momento dove poteva dimostrare uno straccio di efficienza – peraltro avevamo avuto anche sette mesi per organizzarci in tal senso – il fallimento è stato veramente miserevole”. Per Fratelli d’Italia da dove si dovrebbe ripartire post voto? “Dal punto di vista dell’epidemia credo che l’idea sia quella di tracciare bene le persone che si sono esposte, senza criminalizzazioni, senza minacce a vuoto come fa De Luca e cercare di contenere il contagio. D’altro canto, bisogna puntare sulla piena ripresa economica: il tema più vero è la crisi economica che attanaglia la Campania, la mancanza di infrastrutture e in 5 anni non è stato fatto niente, neanche il risanamento ambientale; una sanità allo sbando, soldi sprecati come si è visto durante l’emergenza Covid. Ogni contagiato in Campania è costato settantasei mila euro, a fronte dei cinquemila. dei lombardi con una sanità che purtroppo fa piangere e non ridere. E’ questo il dato vero”.