“Il tempo di attesa è indefinito” Paziente rinuncia alla prestazione - Le Cronache
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“Il tempo di attesa è indefinito” Paziente rinuncia alla prestazione

“Il tempo di attesa è indefinito” Paziente rinuncia alla prestazione

La storia che vi raccontiamo potrebbe apparire banale ma solo ad una lettura superficiale perchè, andandoci a fondo, riguarda un diritto , quello di un cittadino ad essere trattato come tale senza dover pietire per ciò che gli spetta, senza doversi umiliare o chiedere intercessioni di amici degli amici o potenti di turno. E’ una storia quella che stiamo per raccontarvi che è un pò l’emblema di uno dei peggiori mali Italici di quando anche quando qualcosa la si dovrebbe aver per diritto la si fa passare quasi come un piacere, una generopsa concessione. Ore 8.30. Dopo due rinvii un paziente ottiene finalmente un appuntamento per un piccolo intervento all’ambulatorio chirurgico dell’ospedale di Salerno in via San Leonardo. L’uomo, 62enne, arriva prima dell’appuntamneto fissato, si siede ed inizia la sua attesa. Poco dopo il personale medico inizia ad arrivare in “forma sparsa e cadenzata”, circa un quarto d’ora tra l’uno e l’altro, dalle 08,15 alle 8,45. Non c’è nessun numero per prenotarsi e così, a dispetto di chi è già da tempo in attesa, qualcuno entra fra saluti ed abbracci dei camici bianchi. Passano circa due ore e a quel punto il nostro “paziente” con garbo bussa alla porta e chiede di sapere in linea di massima i tempi necessari perchè sia il suo turno ad entrare… la risposta è stata sbalorditiva..”il tempo è indefinito”. L’uomo che doveva subire un piccolo intervento per cui non era necessaria neanche l’anestesia a quel punto, saluta cordialmente è va via. L’alternativa sarebbe stata aspettare a tempo “indeterminato” il suo turno. Prima amareggiato, poi inqiuetato alla fine imbufalito la vittima dell’episodio ha deciso di raccontare la sua storia. Nel frattempo era stato anche chiamato dal madico che avrebbe dovuto eseguire il piccolo intervento. Medico che si era dimostrato anche stupito dal fatto che l’uomo fosse andato via, dicendosi dispiaciuto dell’accaduto. Non sappiamo se questo sia un caso isolato o se sia purtroppo una prassi consolidata ma sta di fatto che oggi, non definiamolo caso di malasanità, un uomo è stato trattato neanche come un numero, anche perchè non c’era, alla guisa di un cliente scomodo, fastidioso e petulante. Infine, a chi ha dato la risposta sul tempo, indeterminato, ricordiamo la fisica elementare, il tempo è una variabile fissa, determinata, soprattutto per chi lavora e dove dar conto non solo a se stesso, soprattutto quando viene detto che bastano pochi minuti per risolvere tutto e non mesi a cui aggiungere attese indefinite. In fine ci dice “…In tutto ciò avrò perso il denaro del ticket pagato attraverso la prenotazione fatta tramite la farmacia. Pertanto il Ruggi avrà incassato soldi per un servizio non effettuato. Al danno la beffa”.