Il tecnico granata suona il campanello d’allarme: Il campionato finisce il 12 maggio - Le Cronache
Salernitana

Il tecnico granata suona il campanello d’allarme: Il campionato finisce il 12 maggio

Ci sono i fatalisti del “prima o poi doveva succedere”, poi ci sono i pessimisti de’ “la squadra ormai già pensa di essere stata promossa” ed infine ci sono gli ottimisti del “non è successo niente, ora ci svegliamo e ci riscattiamo con il Pontedera”. Come la si voglia mettere, quella di ieri a Campobasso è per la Salernitana una sconfitta importante. La squadra da circa un mese è caduta in catalessi ed un bel ceffone a volte può servire a svegliarti, ma a volte anche a piangerti addosso. Carlo Perrone, che non ha superato il record del collega Sonzogni di 22 risultati utili consecutivi, sa che la lezione del Nuovo Romagnoli dovrà servire, e subito, alla sua squadra: «E’ un periodo, ci può stare. Siamo tutti consapevoli -ha ammesso il trainer granata, che a tratti è parso furioso coi suoi giocatori durante la partita- di non aver fatto quello che era nelle nostre possibilità. Non dobbiamo però smarrire il senso della realtà. A me dispiace tantissimo di aver perso, sognavo di chiudere il torneo con la squadra imbattuta. Siamo però anche consapevoli che siamo primi e non ci dobbiamo assolutamente rilassare». Perrone ammette il flop della sua squadra: «Non abbiamo fatto una grande partita, soprattutto nel primo tempo -ha spiegato l’allenatore della Salernitana- non è andato bene niente: c’erano distanze sbagliate, abbiamo fatto girare male la palla, ci siamo nascosti e abbiamo forzato le giocate quando bisognava cercare di far salire di più la squadra. Nella seconda frazione invece siamo riusciti a creare qualcosa nei primi dieci minuti. Sembrava dovesse arrivare un pareggio, che forse avremmo anche meritato, e poi invece è arrivato il loro gol». Perrone non colpevolizza Montervino: «Non è il primo, purtroppo. Avevo parlato del fatto che subiamo troppe ammonizioni e anche oggi c’è un doppio giallo in pochi minuti. Francesco ha un carattere un pò aggressivo, non era il momento giusto. A volte ha il limite di non sapersi controllare e con il Pontedera dovrò fare a meno di lui». La Salernitana, dopo aver collezionato soltanto due miseri punti nelle ultime tre partite con solo un gol all’attivo, adesso deve assolutamente svegliarsi. All’orizzonte c’è la supersfida dell’Arechi contro il lanciatissimo Pontedera. Una squadra che tra l’altro ha al suo attivo il miglior cammino esterno del torneo, con ben nove vittorie ed una sola sconfitta in dodici incontri disputati fino a questo momento: «Domenica ci aspetta uno scontro importante -ha ammesso Perrone- è in gioco il primo posto e giochiamo contro la squadra che insieme a noi sta giocando meglio».