Il soul-wave-pop dei Blow Monkeys - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

Il soul-wave-pop dei Blow Monkeys

Il soul-wave-pop dei Blow Monkeys

 

Questa sera alle ore 21,30 l’unica data del gruppo britannico ospiti del Modo di Salerno, unica data per l’intero Centro Sud

Questa sera è la volta dei Blow Monkeys, al Modo di Salerno, alle ore 21,30. La band britannica divenuta famosa grazie a brani quali “Digging your scene” (1986),”It doesn’t have to be this way”(1987) e This is your life (1988), autori di un sofisticato soul-wave-pop dalle tinte funky, saranno ospito del palcoscenico di Gaetano Pappacena, il quale si è mirabilmente aggiudicato l’unica data nel Sud Italia di questo gruppo. Nati nel 1984 come band new wave, i Blow Monkeys diventano una fabbrica di successi per trasformarsi, poi, in un gruppo dance d’avanguardia, acclamato dai fan e dalla critica, fino allo scioglimento negli anni ’90, quando inizia la carriera solista del leader, Dr.Robert, che lo ha portato a collaborazioni importanti (una tra tutte quella con Paul Weller). La band si è riformata di recente (2007) – composta esattamente dagli stessi protagonisti di allora – sulla scia della pubblicazione di una doppia raccolta di successi intitolata “Digging Your Scene – The Best of The Blow Monkeys” con l’obiettivo di registrare altri album e realizzare live-tour.  Il loro ultimo lavoro discografico è uscito il 6 aprile e di certo per gli appassionati non faranno mancare in scaletta qualche brano di “If Not Now, When?“, oltre gli amatissimi vecchi successi. Nel 1984, i quattro pubblicano l’album di debutto, intitolato Limping for a Generation, un lavoro piuttosto interessante, costituito da un omogeneo amalgama di suoni new wave, tendenti a un pop rock con sfumature dark (definito dallo stesso cantante come glam / jazz / punk), ma il primo grande successo arriverà soltanto due anni dopo, nel 1986, con il singolo Digging Your Scene tratto dal secondo album, Animal Magic. La canzone si fa notare per il suo delicato stile pop-soul e un testo orientato allo scottante argomento dell’AIDS, per il quale, all’epoca, venivano accusati soprattutto i gay. Nel gennaio del 1987, esce il terzo LP della band, dal programmatico titolo di She Was Only a Grocer’s Daughter («non era che la figlia di un droghiere»), un vero e proprio concept album, che si scaglia, dalla prima all’ultima traccia, contro la politica di destra dell’allora Primo Ministro britannico, Margaret Thatcher, la cosiddetta “Lady di ferro”. Anche i quattro singoli estratti entreranno tutti nelle charts, segnando un altro record personale, mentre un ulteriore importante primato verrà raggiunto con la pubblicazione del primissimo dei quattro singoli, la celebre It Doesn’t Have to Be This Way, diventerà il più grande successo in formato 45 per la band. La canzone, costituita da un pop funky con forti accenti dance. Al di fuori della band, anche se inserito sul loro quarto album, Whoops! There Goes the Neighbourhood, un singolo di grandissimo successo è stato il pezzo intitolato Wait, un duetto accreditato al solo Robert Howard (il vero nome di Dr. Robert) con Kym Mazelle, la diva della cosiddetta Chicago house. La traccia è considerata uno dei primi esempi del sotto-genere musicale noto come «UK garage». Il gruppo si scioglie alla fine del 1990, dopo aver completato la propria svolta dance, con la pubblicazione del quinto ed ultimo album, Springtime for the World, e dell’omonimo EP, contenente i tre singoli estratti dal 33, riuniti in una sola sede. Dopo una breve parentesi con Dee C. Lee, con la quale Dr. Robert incide con il nome di Slam Slam, l’ex leader s’imbarca in una carriera solista che continua tuttora. Alla fine del 2007, i quattro membri originari dei Blow Monkeys si riuniscono, allo scopo di pubblicare un nuovo album e di effettuare una tournée durante il 2008.

 

(o.c.)