Il sogno del circolo virtuoso - Le Cronache
Salerno Sud

Il sogno del circolo virtuoso

Il sogno del circolo virtuoso

 

Presentato dal CAI a Sicignano degli Alburni, ospiti delle sale di Palazzo Amato, progetto di recupero dell’uliveto in località Sottocorte, dell’Azienda Agricola Monte dei Mele di Palmyra Amato

Nino Toscano

Tutti in circolo nella Sala di Casa Amato in Via M. Pagano a Sicignano degli Alburni per la presentazione del progetto di recupero dell’uliveto in località Sottocorte, progetto dell’Azienda Agricola Monte dei Mele, presieduta da Palmyra Amato, che ha suscitato l’interesse del Cai, Club Alpino Italiano, gruppo Terre Alte, nell’ambito dei lavori preparatori al III Congresso Internazionale sui Paesaggi Terrazzati che si svolgerà in Italia nell’ ottobre 2016. L’uliveto che si vuole recuperare si estende infatti per oltre un ettaro a terrazzamenti con muretti a secco sotto lo sperone roccioso del Castello Giusso, nel declivio fra Sicignano e Galdo degli Alburni, attraversato dall’antica via di comunicazione fra i due nuclei abitati, il “Sentiero di Santa Domenica”, già recuperato dal Comune di Sicignano. Posizione strategica dunque da un punto di vista ambientale e storico-culturale; posizione difficile per le condizioni di accessibilità e orografia. “Visto lo stato attuale dell’agricoltura difficilmente questo potrà diventare un impianto da reddito” osserva l’agronomo Nicola Mastrangelo coinvolto nel progetto. Tuttavia il recupero produttivo dell’uliveto va inquadrato in una prospettiva più ampia di recupero ambientale e valorizzazione territoriale. Il neoeletto sindaco di Sicignano Ernesto Millerosa, accompagnato da Luigi Di Palma Assessore ai Lavori Pubblici e Beni Culturali, ricorda come negli anni ’60 e ’70 Sicignano fosse un vivace centro di villeggiatura, auspicando un recupero in tal senso. Il Professore Giuseppe Pizzicara, Presidente della Proloco, crede in un’azione “dal basso”, con gli abitanti di Sicignano e tutte le categorie interessate impegnate nella valorizzazione del Centro Storico e delle abitazioni così caratteristiche che esso racchiude. Si vorrebbe giungere ad una struttura da albergo diffuso per richiamare quanti, sempre di più, stanchi dei ritmi cittadini, cercano nella dimensione del “paese” un momento di tranquillità e vita genuina. Annamaria Martorano, referente Cai del progetto, fa osservare agli Amministratori che spesso immaginano di dover fare grandi cose ed invece è sufficiente saper leggere le potenzialità di ciò che si ha. I sistemi terrazzati sono sistemi agricoli ed ecologici di antichissima tradizione, diffusi in tutto il mondo come i pannelli della mostra legata al progetto sottolineano, e connotano fortemente il paesaggio, la cultura e l’identità dei luoghi, meritano, dunque, di essere tutelati e valorizzati. La Dichiarazione di Honghe (Cina), manifesto dei Congressi Internazionali sui Terrazzamenti, recita: “I terrazzamenti sono espressione di armonia, della coesistenza armoniosa fra gli esseri umani e l’ambiente naturale”, le ricchezze d’ Italia sono Paesaggio e Tipicità Locali, come il tema di Expo 2015 dimostra. Una sensibilità nuova, può far ben sperare per un recupero globale della valenza ambientale e produttiva dell’uliveto, un recupero a fini turistici, colturali e storici, a tutela della biodiversità e anche della stabilità idrogeologia dell’area. Veglieranno sull’attuazione del progetto il CAI, nella persona dell’Ingegnere Camillo Gallo, che farà inserire nel programma delle escursioni domenicali del prossimo anno la visita al restaurato Castello Giusso proseguendo poi per il sentiero di Santa Domenica e l’uliveto, iniziativa plaudita dallo stesso Duca Gianandrea Giusso  che per lettera ha salutato gli intervenuti, citando la “Storia del paesaggio agrario italiano” di Emilio Sereni. L’ Avvocato Rocco Nigro, natali galdesi, ha espresso in conferenza il suo amore per queste terre raccontando le sue corse di scolaro per il sentiero di Santa Domenica, accompagnando sul far della sera gli intervenuti nel promesso sopralluogo all’uliveto. La serata si è conclusa a Galdo, ancora tutti in circolo sotto il leccio sul Ponte, circolo di amicizia e sinergia, per restituire a Sicignano un pezzo della sua storia e del suo territorio.