Il Pd alle prese con Provinciali e congresso regionale - Le Cronache
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Il Pd alle prese con Provinciali e congresso regionale

Il Pd alle prese con Provinciali e congresso regionale

Andrea Pellegrino

Tempi duri per il Partito democratico. E tempi duri per Vincenzo De Luca che dovrà rilanciare la sua azione ed immagine in Campania. A Napoli il governatore sarebbe sempre più isolato all’interno dei democrat. Ma la prima principe sarà il congresso regionale che si terrà ad ottobre. Due i nomi in lizza: l’ormai sempreverde Nicola Oddati e l’ex deputato Tino Iannuzzi pronto a ritornare alle origini e quindi alla guida del Pd regionale. Non si esclude che Vincenzo De Luca decida di contarsi calando così un nome di propria produzione. Ma questo dipenderà dai prossimi eventi politici ed anche giudiziari, con particolare riferimento alla sentenza sul Crescent di Salerno. Intanto proprio a Salerno il Partito democratico è a caccia del candidato presidente per la Provincia. Sulla carta i nomi sono due: Vincenzo Servalli di Cava de’ Tirreni ed il neo eletto primo cittadino di Pontecagnano Faiano Giuseppe Lanzara. Sul secondo non mancano malumori interni. La linea Lanzara non sarebbe piaciuta al cerchio magico deluchiano rimasto quasi alle porte di Pontecagnano Faiano per volontà e distinguo proprio della neo amministrazione comunale. E proprio dal comune picentino parte la strigliata al Pd (nazionale) da parte del suo segretario cittadino Roberto Brusa: «Per tornare ad essere riferimento dei cittadini, il Partito Democratico con coraggio deve rinnovarsi, scendere dal piedistallo, rompere gli steccati e confrontarsi a viso aperto con gli altri partiti, il mondo civico, l’associazionismo e la gente comune. La leadership non si eredita, va conquistata con il lavoro ed il radicamento sul territorio. Solo così si potrà iniziare a formare una nuova classe dirigente che possa contrastare e vincere i populismi». Ma a sferrare un vero e proprio attacco è l’ex deputato dem Simone Valiante tra i più critici – a livello nazionale – all’interno del partito. Contro De Luca, invece, non mancano malumori da parte dei grandi esclusi del 4 marzo. A partire dall’ex deputata Camilla Sgambato fermata nella sua Caserta dal primogenito del governatore, scattato nel listino proporzionale dopo la sconfitta nella sua Salerno. Ma ancora insidia Michele Ragosta pronto a far la voce grossa al Comune di Salerno, dove per le prossime settimane già in programma un vertice – verifica il sindaco Enzo Napoli. Intanto di segreteria provinciale dem manco a parlarne. Dall’elezione dei nuovi vertici ad oggi, a via Manzo non c’è un organismo di supporto al segretario.