Il Ministero dei Beni culturali entra in campo nella vicenda del Crescent - Le Cronache
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Il Ministero dei Beni culturali entra in campo nella vicenda del Crescent

Il Ministero dei Beni culturali entra in campo nella vicenda del Crescent

 La Direzione Generale per il Paesaggio, lo scorso 22 gennaio, ha indirizzato una nota al Soprintendente Miccio e alla Direzione Regionale di Napoli chiedendo “aggiornate osservazioni e valutazioni” sulla questione urbanistica di Santa Teresa.

Quest’ultima iniziativa del massimo organo nazionale in materia di paesaggio prende origine da un esposto del movimento No Crescent; nei giorni scorsi il comitato, Italia Nostra e l’associazione “Articolo 9” avevano trasmesso al Ministero il dossier “Mala Gestio del paesaggio, dei beni comuni, del denaro pubblico” che ripercorre le tappe fondamentali della vicenda.

Il documento sottolinea in modo articolato come uno dei reati contestati – il delitto di lottizzazione abusiva- ha trovato conferma nella pronuncia dei Giudici amministrativi i quali, con sentenza definitiva, hanno dichiarato l’illegittimità delle autorizzazioni paesaggistiche dell’intero comparto edilizio.

Le associazioni hanno inoltre evidenziato al Ministero come il codice del paesaggio non consente sanatorie postume per opere realizzate in area vincolata con autorizzazione illegittima.

Ora il dirigente della Direzione Generale, architetto Roberto Banchini, chiede i dovuti chiarimenti agli enti di tutela che operano in ambito locale e li invita a tenere informate le stesse associazioni.

“Saremo attenti e vigili”, affermano gli oppositori del Crescent, “su tutti gli atti che gli enti adotteranno nelle prossime settimane”. A breve ci saranno nuove importanti iniziative del movimento che si oppone all’ecomostro di Santa Teresa.