Il Mibac impugna la vendita dell'Archivio di Stato e degli immobili provinciali - Le Cronache
Attualità

Il Mibac impugna la vendita dell’Archivio di Stato e degli immobili provinciali

Il Mibac impugna la vendita dell’Archivio di Stato e degli immobili provinciali

di Andrea Pellegrino

Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo impugna il piano delle alienazioni della Provincia di Salerno. Il Ministero, infatti, ha presentato ricorso al Tar per chiedere l’annullamento della delibera del Consiglio provinciale approvata lo scorso 21 dicembre. Con questo atto l’amministrazione provinciale aveva messo in vendita gli immobili di proprietà della Provincia di Salerno. Ed, in particolare, tra gli altri,  l’Archivio di Stato, la sede dell’avvocatura e la caserma “Largo Pioppi” dei Carabinieri. Così il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali si è opposto alla vendita degli immobili, con particolare riferimento all’Archivio di Stato, la cui alienazione ha già mosso aspre polemiche ed avviato battaglie da parte dei comitati civici, ed in particolare di Italia Nostra. Ora però la parola passa al Tribunale amministrativo regionale che dovrà esprimersi nell’immediato rispetto alla richiesta di sospensione dell’efficacia della delibera consiliare in attesa della discussione del merito. L’amministrazione provinciale ha già provveduto a nominare i suoi legali per resistere in giudizio. Si tratta di Marina Tosini ed Ugo Cornetta che difenderanno l’Ente innanzi ai giudici amministrativi. Nel caso in cui il Tar dovesse sospendere o annullare la vendita degli immobili per la Provincia di Salerno sarebbe una ulteriore mazzata alle casse provinciali già sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti. In bilancio, infatti, sarebbero state già iscritte le presunte somme che l’Ente recupererebbe nel caso in cui vendesse gli immobili. Stando alla delibera, il Consiglio provinciale, infatti, ha dato il via libera all’iscrizione in bilancio di euro 49 milioni “a titolo di proventi per alienazioni patrimoniali”.
Ma oltre il Ministero, a difesa di alcuni storici e significativi immobili di proprietà provinciale ci sono anche comitati ed associazioni che hanno già dichiarato la loro volontà di difendere le attuali strutture pubbliche.