Il “meraviglioso” viaggio di Pino Veneroso - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

Il “meraviglioso” viaggio di Pino Veneroso

Il “meraviglioso” viaggio di Pino Veneroso

Gli spazi del tempio cittadino degli sport nautici, il Circolo Canottieri Irno Salerno, ospiteranno, questa sera, alle ore 18,30, la presentazione del volume “Con lo Jutta sulla scia de “Il Leone di Caprera”. Il  libro-diario ripercorre la straordinaria impresa compiuta nel 2003 dal velista cilentano Pino Veneroso,  maresciallo della Guardia di Finanza di Mare in pensione: la traversata dell’Atlantico a bordo di uno sloop di nove metri, lo “Jutta”, in omaggio allo storico viaggio che nel 1880 tre  emigrati italo-americani –  Vincenzo Fondacaro di Bagnara Calabra, Orlando Grassoni di Ancona, Pietro Troccoli di Marina di Camerota – effettuarono sulla rotta Montevideo-Caprera, a bordo del vascello “Leon di Caprera”, così chiamato in onore dell’Eroe dei due mondi, partì il 3 ottobre del 1880 a Montevideo e arrivò il 9 giugno del 1881 a Livorno per raggiungere Giuseppe Garibaldi e consegnargli un album di firme di compatrioti. Pino Veneroso ripercorre quella rotta, parte da Marina di Pisciotta il 3 agosto 2003 in solitario e arriva a Montevideo, in Uruguay, il 25 dicembre 2003. Il viaggio di ritorno lo compie, invece, con i compagni Emil e Gabriele, approdando all’Isola della Maddalena il 5 agosto 2004. Il libro, finanziato in proprio, si compone di 383 pagine ed è introdotto da uno scritto del compianto prof. Giuseppe Pinto e da una prefazione di Francesco D’Episcopo. Ricco di aneddoti e di particolari affascinanti, costituisce una narrazione coinvolgente e straordinaria, in cui si spazia dal linguaggio strettamente tecnico, composto da vocaboli nautici, rotte, punti, venti, manovre alla più fluida narrazione  riferimenti biografici, culturali, un’avventura in primo luogo umana, degna della grande letteratura del mare, in cui il viaggio finisce per diventare la metafora, concreta e simbolica al tempo stesso, della vita di un ragazzo che, ben presto diventato “menaicuoto”, nel mare trova lo spazio per la realizzazione di un sogno che ne invera la vocazione più intima, segnandone per sempre, nel profondo, l’esistenza. “Si sta seduti, prestando l’orecchio al rombo perpetuo, contemplando la processione senza fine, e ci si sente piccoli e fragili dinanzi a questa forza terrificante che si esprime in furore e schiuma e suono. Davvero, ci si sente microscopicamente minuscoli, e il pensiero che si potrebbe avere da lottare con un simile mare desta nell’immaginazione un fremito di apprensione, quasi di paura”, scrive Jack London in “La crociera dello Snark” e il diario dello Jutta è anche un portolano di storie, zigzagante, temerario, entusiasta, che invita a provare la piena libertà di scegliere la tua rotta, i tuoi bracci di mare, il porto sicuro in cui approdare, e da cui certo ricominciare il viaggio, nel rispetto del mare. Con l’autore, Pino Veneroso, che attraccherà al pontile del Circolo col suo sloop, parleranno di questo viaggio, moderati da Olga Chieffi, il presidente del sodalizio di via Porto Alberto Gulletta, il Responsabile provinciale del C.O.N.I Mimma Luca, Francesco D’Episcopo docente di Letteratura Italiana dell’ateneo partenopeo, Alfredo Ricci, umpire e organizzatore di regate veliche e Alfonso Andria, presidente dell’Associazione PersonAE Territori.

Giulia Iannone