Il Conservatorio "G.Martucci" sugli scudi con il programma Erasmus - Le Cronache
Cronaca

Il Conservatorio “G.Martucci” sugli scudi con il programma Erasmus

Il Conservatorio “G.Martucci” sugli scudi con il programma Erasmus

Di DAVIDE NAIMOLI

L’avvento del 2017, anno del 30° anniversario della nascita del programma di mobilità Erasmus, è stato festeggiato dal conservatorio di musica di Salerno con una valutazione di 100/100 per le attività svolte nell’anno accademico 2015-16 in termini di mobilità di studenti, docenti, staff amministrativo e organizzazione di concerti volti a promuovere i risultati degli scambi internazionali. Il Martucci è stato premiato con il massimo del punteggio dall’Agenzia Nazionale INDIRE, che si occupa di amministrare e valutare le attività Erasmus nell’ambito degli istituti di istruzione superiore; dopo essere stato citato nel luglio 2016 come esempio di buone pratiche per il riconoscimento dei crediti agli studenti in mobilità, l’Ufficio Relazioni Internazionali del conservatorio ha ottenuto, a chiusura del progetto 2015-16, una valutazione eccellente grazie al lavoro dell’intero staff dell’Ufficio composto dal M° Anna Bellagamba e dalla dott.ssa Margherita Coraggio e dagli studenti Mario Buoninfante ed Enrico Vigorito che hanno collaborato in qualità rispettivamente di tutor Erasmus e di pianista accompagnatore. Grazie al lavoro di squadra e alla condivisione di obiettivi e strategie, l’Ufficio Relazioni Internazionali è riuscito in questi anni ad incrementare costantemente la quantità e la qualità della mobilità internazionale di studenti e docenti. Tra le motivazioni del conferimento del punteggio massimo da parte dell’Agenzia Nazionale c’è soprattutto l’apprezzamento delle attività svolte dal conservatorio a supporto della diffusione della cultura dell’internazionalità, grazie a un’efficiente organizzazione della mobilità, al supporto costante fornito a studenti e docenti impegnati nelle attività di scambio e alle numerose attività di produzione artistica, nelle quali i giovani studenti della “generazione Erasmus” diventano, attraverso la loro musica, ambasciatori dei valori di integrazione, dialogo e centralità della cultura musicale.