Il Comune è cieco, Matierno si spegne lentamente - Le Cronache
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Il Comune è cieco, Matierno si spegne lentamente

Nel Gabibbo le ultime speranze di Matierno. Striscia la notizia è stata allertata per salvare dal degrado il quartiere. Le grandi opere della Salerno città turistica ed europea sono in corso di svolgimento, ben presto sarà pronta la stazione marittima e sarà inaugurata Piazza della Libertà, ma in cosa s’imbatterebbe un turista che non volesse percorrere le canoniche vie dello shopping? Degrado e spazzatura, questo il minimo comun denominatore della città. Matierno è e resta un quartiere ormai abbandonato a sé. Le richieste di un incontro con il sindaco Vincenzo De Luca, lanciate dall’associazione Nuova Matierno, si sono rivelate parole dette ad un sordo. ‹‹Il 25 marzo, abbiamo incontrato il sindaco al comune – ricorda Enrico Cipriani segretario dell’associazione – e gli abbiamo ricordato dell’incontro da noi richiesto ma mai ottenuto, lui c’ha risposto che non ne sapeva niente››. Le parole sono state dette, ma poi non sono state mai ascoltate o meglio, chi di dovere ha fatto finta di non sapere: ‹‹Quando poi abbiamo chiesto spiegazioni all’assessore De Maio, sulla mancata attuazione del contratto di quartiere, lui ci ha risposto che non ci sono soldi››. Mancanza di fondi si dirà, la crisi e il patto di stabilità hanno ridotto di molto le entrate dei comuni si dirà, ma che dire quando i fondi destinati alla riqualificazione della zona erano stati inviati dal Ministero dell’Interno? ‹‹Durante la campagna elettorale per le regionali, il sindaco è stato qui e ci ha confermato che l’allora ministro all’interno aveva firmato l’atto con cui venivano concessi dei fondi per il rifacimento delle coperture dei fabbricati Erp. 10 milioni di euro questo era l’ammontare del finanziamento. L’erogazione statale però avrebbe coperto solo 128 abitazioni, sulle 336 complessive, il sindaco, allora, in piena campagna elettorale ci disse che non sarebbero state solo 128 le coperture completate bensì tutti i fabbricati. Tale soluzione era possibile tramite un’asta al ribasso per l’assegnazione dei lavori delle 128 coperture e con i soldi restati con l’aggiunta di altri soldi da parte del comune, tutti i fabbricati avrebbero avuto le coperture. Nel 2010 sono iniziati i lavori per le 128 coperture per il resto aspettiamo ancora››. Le coperture, sono effettivamente solo il tetto dei problemi del quartiere. Via dei Sanniti è ridotta ad una discarica a cielo aperto. Costeggiando i prefabbricati leggeri, adoperati nel post terremoto, si cammina su piatti rotti, escrementi canini, rifiuti edili, una vera e propria discarica, il comune però fa finta di niente: ‹‹Abbiamo chiesto che la zona fosse bonificata, ci hanno risposto di nuovo che non ci sono soldi e come controproposta hanno detto che la recinteranno per evitare che altre persona decidano di utilizzare la zona come deposito rifiuti››. Fogne e accatastamento completano il quadro del quartiere: ‹‹Abbiamo più volte chiesto che si intervenisse sulla rete fognaria, ci hanno risposto che dobbiamo pagare noi, poiché sono di nostra proprietà. Aspettiamo ancora che si faccia un adeguato accatastamento per comprendere il valore degli immobili e porre fine alle polemiche riguardo i valori sballati delle tasse sugli immobili››.

 

5 aprile 2013