Il comandante provinciale dei carabinieri di Salerno, Riccardo Piermarini, parla dell’impegno dell’Arma - Le Cronache
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Il comandante provinciale dei carabinieri di Salerno, Riccardo Piermarini, parla dell’impegno dell’Arma

Il comandante provinciale dei carabinieri di Salerno, Riccardo Piermarini, parla dell’impegno dell’Arma

A circa due anni dal suo insediamento, abbiamo incontrato il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Salerno, colonello Riccardo Piermarini. Classe 1965, romano d’origine, laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Parma e poi abilitato all’esercizio della professione forense, sposato e padre di due figlie; dopo la frequenza dell’Accademia militare di Modena ha ricoperto gli incarichi di comandante delle Compagnie di Caprino Veronese (Verona), Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) e di Pescara e ha avuto poi esperienze a livello centrale presso il Comando Generale dell’Arma (Ufficio Legislazione, Ufficio Operazioni ed Ufficio Rapporti con la Rappresentanza militare) ed il Ministero della Difesa (Ufficio Legislativo). Per dedizione alla carica, si sta affermando per il proprio dovere di consolidamento dell’autorità e della supremazia dello Stato. Può addirsi la locuzione di Niccolò Machiavelli (op. “Il Principe”) “che non le cariche onorano chi le occupa, ma il preposto le cariche”. L’attività operativa del Comando provinciale ha avuto, nell’ultimo anno, un notevole incremento qualitativo e quantitativo ed un sensibile miglioramento nella prontezza della risposta di contrasto ai reati. Il comandante ha esordito ponendo in evidenza l’impegno quotidiano che i Carabinieri offrono al servizio della collettività, sia come fermo punto di riferimento per il cittadino attraverso una profonda azione di prossimità e di vicinanza alla popolazione, sia nel contrasto alle forme di criminalità comune ed organizzata. “I Carabinieri che ho l’onore ed il privilegio di guidare hanno impegnato le loro migliori energie fisiche, offrendo doti di coraggio, di abnegazione e di professionalità ineguagliabili. Un impegno fondamentale che, accanto alla Magistratura, ha consentito il buon esito di numerosissime operazioni, che hanno consentito di fornire efficaci risposte nel contrasto di molteplici forme di illegalità” sottolinea il Colonnello Piermarini che così continua: “Con i suoi uomini e le sue donne, l’Arma dei Carabinieri si evolve in seno alla società in cui opera, rispondendo alle sfide future con un modulo operativo ed organizzativo, seppur fermamente ancorato alla tradizione, flessibile nelle sue componenti e proiettato ad interagire con sempre maggior vigore e professionalità alle sollecitazioni di sicurezza, che la cittadinanza, con piena e fattiva collaborazione, costantemente richiede alle Istituzioni”. Colonnello, l’Arma dei Carabinieri che, nella considerazione degli Italiani, è ritenuta “prima inter pares”, mira a soddisfare le esigenze provenienti dal corpo sociale proprio in ragione della sua storica capacità di cogliere ogni situazione in grado di incidere sulla qualità della vita. Come sa essere al passo con i tempi nei valori, nelle attese e nelle sfide? «Particolare significato assume, nel contesto, il ruolo della stazione carabinieri che, oltre a costituire un presidio di legalità anche nelle zone più isolate del Paese, si propone come luogo in cui trovare ascolto ed accoglienza, in un’ottica di piena collaborazione tra il cittadino e le istituzioni, a tutela delle categorie più deboli e, pertanto, più esposte e vulnerabili. Il lavoro dei carabinieri non si limita solo a prevenire e reprimere i reati, ma si sostanzia anche nell’ascolto delle persone. La forza dell’istituzione è vivere, compenetrarsi nella realtà del territorio, coltivare la conoscenza del posto, i rapporti con le persone per poter conseguentemente operare con tempestività ed in modo appropriato ed aderente alle molteplici esigenze: così si costruisce il clima di fiducia che consente di lanciare un forte messaggio di vicinanza alla popolazione. Siamo tutti parte in causa per evitare che certi fenomeni si radichino. Sostengo, quindi, con forza la necessità di “non abbassare la guardia”. Una particolare attenzione è stata posta nell’attività di prevenzione e repressione dei reati predatori, in particolare furti in abitazione, che toccano direttamente la libertà e la serenità dei cittadini, settore in cui sono stati conseguiti significativi risultati. L’impegno continuo e concreto dei Carabinieri nella provincia ha consentito di concludere significative operazioni nel contrasto dei reati contro la persona e contro il patrimonio (furti, rapine, estorsioni ed usura), contro la criminalità comune e organizzata, lo sfruttamento della prostituzione, il traffico di sostanze stupefacenti, nonchè le truffe ai danni dello Stato ed alle assicurazioni. I Carabinieri hanno operato nella provincia determinanti interventi per salvare la vita a persone che erano intenzionate a suicidarsi e sono riusciti a portare a conclusione con successo varie azioni nei confronti di persone in stato di alterazione psicofisica, attraverso il prezioso contributo del militare negoziatore, appositamente formato dal comando generale dell’Arma». Colonnello, il periodo estivo è sicuramente per i carabinieri molto intenso. Potremmo parlare di un’estate di “prossimità”? «È in atto un rafforzamento stagionale dei presidi nelle zone di maggior afflusso turistico. L’azione preventiva è stata modulata in base agli archi orari che registrano il flusso maggiore di persone con servizi straordinari ad hoc per il controllo capillare del territorio, il tutto basato su una collaborazione sinergica tra reparti limitrofi. La presenza dell’Arma continuerà ad essere continua e visibile tanto nelle aree più isolate della provincia quanto nei centri delle località turistiche, al fine di garantire la sicurezza ai cittadini ed ai turisti». Stefania Maffeo