Il Pd vuole la Bossa per bloccare De Luca - Le Cronache
Attualità

Il Pd vuole la Bossa per bloccare De Luca

Il Pd vuole la Bossa per bloccare De Luca

di Andrea Pellegrino

Un accordo per bloccare l’ascesa di De Luca e Bassolino a Palazzo Santa Lucia. Gran parte delle “anime” democrat del Partito democratico partenopeo starebbe lavorando intorno ad una doppia candidatura rosa: l’una per Palazzo Santa Lucia, l’altra per Palazzo San Giacomo. Ma quel che sembra che sia quasi cosa fatta è la proposta di Luisa Bossa per la sfida – almeno in occasione delle primarie – per la guida della Regione Campania. Una candidatura che, se confermato il sostegno massiccio dei notabili democrat, metterebbe in seria difficoltà il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca che già immaginava una strada spianata, forte degli ultimi dati elettorali, verso Palazzo Santa Lucia. Ed invece, a quanto s’apprende, la Bossa – già sindaco di Ercolano per dieci anni – avrebbe già incassato il placet di Matteo Renzi attraverso i riferimenti campani Francesco Nicodemo e Pina Picierno (quest’ultima ancora in dubbio se restare in Italia o volare a Bruxelles). Ancora, intorno all’attuale deputata (componente della commissione antimafia) ci sarebbe tutto il gruppo (anche abbastanza corposo) che da tempo lavora per sbarrare la strada a Vincenzo De Luca. Si tratta del capogruppo regionale Lello Topo, del suo collega d’aula, Peppe Russo e degli europarlamentari Andrea Cozzolino e Massimo Paolucci, nonché del deputato Leonardo Impegno. Insomma rbenzinaidella prima e della seconda ora senza distinzione di appartenenza, di gruppo e di schieramento. A Vincenzo De Luca non resterebbe che il sostegno dei salernitani (elettoralmente debole, in considerazione del numero di abitanti), del neo eurodeputato Nicola Caputo (sostenuto dai deluchiani a Salerno) e di qualche sindaco a lui vicino in provincia di Salerno. Su Napoli, secondo indiscrezioni, potrebbe spuntare anche un accordo con Antonio Bassolino, sempre che l’ex Governatore decida di tornare in campo. Intanto da Roma partirebbe anche l’altro diktat: quello relativo all’organizzazione del partito regionale, fermo al palo sin dall’elezione di Assunta Tartaglione alla guida del Pd campano. Da Guglielmo Vaccaro c’è già la richiesta di dimissioni, seppur non si esclude che da via del Nazareno possa arrivare un commissario per superare lo stallo ed organizzare le primarie di ottobre che oltre alla scelta del candidato Governatore dovrebbero portare anche alla scelta del candidato sindaco di Napoli. A Salerno, intanto, per domani è convocata la segreteria provinciale: all’ordine del giorno, oltre l’analisi del risultato elettorale, con particolare riferimento agli ultimi ballottaggi, ci sarà l’organizzazione dei circoli territoriali. E naturalmente tra le “varie ed eventuali” l’avvio della macchina elettorale per preparare la candidatura di Vincenzo De Luca che, Pd o non Pd, pare che non desideri altro: anche – extrema ratio – di correre con liste civiche.