Iannone: “Al bando per la danza del Verdi, bisogna far partecipare tutti” - Le Cronache
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Iannone: “Al bando per la danza del Verdi, bisogna far partecipare tutti”

Iannone: “Al bando per la danza del Verdi, bisogna far partecipare tutti”

di Monica De Santis

“Sono anni, che chiedo la realizzazione di un corpo di ballo per il teatro Verdi. Anche alla prima ed unica audizione ero presente. Quindi dire che sono felice è anche dire poco”. Antonella Iannone, signora della danza salernitana, commenta entusiasta la pubblicazione delle selezioni per la realizzazione del corpo di ballo del Massimo Cittadino… “Ma più che per la creazione del corpo di ballo, che credo sia una parola grossa, perchè un corpo di ballo ha bisogno di una continuità di studio insieme, di direzione, sono felice per le selezioni che, secondo me, è un grandissimo passo in avanti, perché ci sono tanti talenti che probabilmente non sono neanche conosciuti. E davvero questo è un primo passo veramente importantissimo, sia per la crescita del Verdi che della nostra città”. Ma, proprio come la dirigente scolastica del Liceo Alfano I Elisabetta Barone, anche la felicità della Iannone finisce quando si entra nello specifico del bando per la partecipazione alle audizioni per il corpo di ballo del Verdi… “Purtroppo il bando è sbagliato. Non esiste il diploma didattico di ottavo anno. Perché le scuole private dovrebbero rilasciare un attestato, ma non possono rilasciare un diploma perchè non esiste nessun diploma valido legalmente che possa essere rilasciato da una scuola di danza privata. Attualmente per avere un diploma valido, riconosciuto, si deve frequentare un liceo coreutico o frequenti un’accademia, o ancora La Scala di Milano che ha lo stesso percorso universitario”. E alla domanda da dove sia uscita fuori la dicitura “possono partecipare solo chi ha un diploma didattico di 8° anno”, la Iannane risponde: “Non lo so. Mi piacerebbe saperlo, anche perchè la dicitura è anche un po’ contorta, quindi difficile capire come mai siano state usate quelle parole. La realtà dei fatti che ci dovrebbe essere un buon uso anche da parte delle scuole di danza di rilasciare un attestato e non un diploma che non ha nessun valore. Perchè è anche così che si creano poi queste confusioni e questi equivoci. Perchè se un ballerino del San Carlo, che ha concluso gli otto anni, ottiene un diploma di ballerino professionista, con questo diploma dove può accedere? Da nessuna parte, perchè non è un diploma riconosciuto. Il massimo che questi attestati, chiamiamoli con il nome giusto, possono dare, è un credito ulteriore rispetto ad un diploma riconosciuto”. Antonella Iannone, dunque, suggerisce una modifica del bando… “Andrebbe eliminata proprio tutta la frase. Andrebbe scritto che possono partecipare alle selezioni i ragazzi e le ragazze che abbiano già compiuto i 18 anni d’età. Insomma, il bando deve essere aperto a tutti. Anche perchè se viene lasciato così com’è, si rischia che alle selezioni partecipino persone che hanno gli attestati rilasciati dalle scuole di danze, che loro pensano siano dei diplomi, mentre chi ha i diplomi riconosciuti, non avendo quella dicitura di ottavo anno rinunciano alla partecipazione. Il rischio? E’ che sicuramente qualcuno farà ricorso e, mi spiace dirlo, ma la direzione artistica del Verdi, in questo caso perderebbe senza alcun dubbio. Dunque perché rischiare di far invalidare tutto e subito? Non sarebbe meglio pubblicare nuovamente il bando con le dovute e giuste modifiche?”. Domanda legittima questa, alla quale ovviamente tantissimi ballerini e ballerine, stanno aspettando una risposta, sperando di poter anche loro presentare la loro candidatura per le selezioni.