I terreni dell’Ideal standard venduti a Salvatore Barbato - Le Cronache
Attualità

I terreni dell’Ideal standard venduti a Salvatore Barbato

I terreni dell’Ideal standard venduti a Salvatore Barbato

di Andrea Pellegrino 

Sono stati venduti i suoli dell’ex Ideal Standard di Salerno. A quanto pare l’ex stabilimento, finito ora anche al centro di una inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Salerno, avrebbe un nuovo proprietario. Si tratterebbe dell’imprenditore Salvatore Barbato, titolare della Renault auto di Salerno.
Intanto proseguono le acquisizioni e le testimonianze da parte della Procura della Repubblica ed in particolare del Noe dei carabinieri di Salerno. Il fascicolo aperto dal pm Polito mira a far luce su quanto raccontato e denunciato nel corso degli ultimi mesi dagli ex operai dello stabilimento industriale che all’atto della chiusura avrebbe dovuto ospitare il progetto del Sea Park.
In campo c’è anche il Comune di Salerno, rappresentato durante il convegno promosso presso la sede della Confesercenti, da Rosa Scannapieco, presidente della commissione ambiente. «Mi preme sottolineare, anche a nome dell’amministrazione comunale, che la nostra partecipazione e solidarietà non è mai mancata né mancherà in futuro, soprattutto per coloro che hanno avuto conseguenze nella loro salute. Considero, quindi, fondamentale – prosegue Scannapieco –  che le Istituzioni partecipino ai problemi veri della gente e mi impegno ad attivare le dovute sinergie fra tutte le componenti istituzionali, quali la Commissione Ambiente che presiedo e le altre che dovessero essere direttamente interessate (Asl ed Arpac) per gli approfondimenti indispensabili finalizzati alla soluzione della grave situazione in essere. Restiamo, quindi, aperti e solidali con  l’avvocato Stabile,  l’avvocato Amantea, il dottor Battipaglia e tutti coloro che curano gli interessi non solo economici delle persone colpite, auspicando ulteriori incontri con gli stessi e con gli ex lavoratori per aggiornarci, reciprocamente, su argomenti che interessano loro, le Istituzioni, la città».