I cuori divisi dalle Luci del Corso - Le Cronache
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I cuori divisi dalle Luci del Corso

I cuori divisi  dalle Luci del Corso

di Antonio Iovino

Il periodo natalizio si avvicina e di conseguenza, è quasi scoccata l’ora dell’accensione delle Luci d’Artista. Anche quest’anno non mancano critiche. Nello specifico, ciò che sembra aver fatto discutere specialmente i tifosi della Salernitana, sono stati i colori scelti, ad esempio il blu, per i cuori che sono stati posizionati lungo il Corso Vittorio Emanuele. Infatti, a quanto pare, c’è chi avrebbe preferito che le istallazioni fossero a tinte granata per richiamare la maglia indossata dalla compagine allenata da Colantuono. “Personalmente – afferma Ester Sessa – penso che il calcio debba tornare ad essere un momento di svago e divertimento al di fuori dalla realtà quotidiana. Per quanto si possa amare e tifare la squadra della propria città, si dovrebbe essere consapevoli del fatto che le Luci d’Artista sono un’iniziativa volta a coinvolgere il turismo e pertanto è necessario che quest’ultime siano in grado di far spettacolo e sorprendere noi cittadini ma anche e soprattutto coloro che appositamente visitano Salerno in questo periodo dell’anno. Non penso che la scelta dei colori sia rilevante dato che credo sia stata fatta per esaltare l’estetica della nostra città, che ci sta tanto a cuore come la nostra Salernitana». Pompeo Pace dichiara, invece: «Probabilmente, in prossimità dei cento anni della Salernitana, l’amministrazione locale avrebbe potuto avere un occhio di riguardo ma non sono infastidito dalla cosa». Breve e conciso il commento, in merito alla situazione, di Paolo Speziale il quale non si sente toccato dalla scelta dei colori delle istallazioni luminose a forma di cuore poiché, secondo quest’ultimo «Salerno e l’evento in sé non vogliono dire Salernitana». Nemmeno il supporter Pasquale Iuzzolino si ritiene infastidito dalla situazione, infatti afferma: «Sono tifosissimo della Salernitana ma non vedo perché le Luci d’Artista debbano essere collegate ai Granata». «Personalmente, posso dire che non ci trovo nulla di male». Così esordisce Nunzio Torraco che poi prosegue suggerendo di godersi la manifestazione, non pensando al calcio anche in questa occasione. Infine, le parole di Valerio Maresca: «Viviamo sicuramente in una città in cui l’attaccamento alla squadra è molto forte, è una delle cose che più ci caratterizza. Adornare la città con dei cuori i cui colori rimandano ai colori sociali di società calcistiche storicamente antagoniste della nostra Salernitana non mi sembra sia stata un’idea geniale, un’azione sicuramente frutto di distrazione e anche un po’ di superficialità. Salerno è da alcuni anni diventata simbolo di “Natale” proprio grazie alle Luci d’Artista che l’hanno resa celebre in tutta Italia. Paradossale, per una città a ridosso sul mare come la nostra, diventare meta ambita per le vacanze natalizie; per quanto mi riguarda la reputo una mossa geniale capace di alimentare il turismo locale per 365 giorni all’anno. Quest’anno, tuttavia, uno scivolone che non riesce a passare inosservato. In occasioni del genere, quando siamo al centro dell’attenzione nazionale e mondiale, dovremmo mostrare a tutti chi siamo e cos’è Salerno, dovremmo portare in alto i nostri vessilli, non quelli altrui. Certo, non bisogna trascendere e il discorso calcistico non deve sfociare in ambiti che non gli competono. Ma davvero non gli compete in questa circostanza? La Salernitana è parte dell’identità di questa città e scinderla dal contesto cittadino risulta pressoché impossibile. Chiunque sia nato o vissuto qui sa bene quanto le persone di Salerno siano attaccate alla propria terra, alle proprie tradizioni e alla propria squadra e quanto siano fieri di mostrare tutto ciò al mondo. Beh, magari in un’altra città non ci avrebbero fatto neanche caso, ma non qui, è questo il punto».