Gustavo: "Non gioco? C'è chi è più bravo" - Le Cronache
Salernitana

Gustavo: “Non gioco? C’è chi è più bravo”

“Ho trovato poco spazio? Beh c’è qualcuno più bravo di me”. E’ questa l’unica spiegazione che il brasiliano Gustavo riesce a dare alla sua strana stagione. Un buon girone d’andata, con gol anche decisivi, e un girone di ritorno da panchinaro. Domenica scorsa contro il Martina è tornato titolare grazie al turn over perroniano. Ma è chiaro che si aspettava più spazio: “Io mi alleno sempre, con grande energia, cercando di conquistare una maglia da titolare. Poi il mister fa le sue scelte che io rispetto”. Dribbla, nemmeno fosse in campo, qualsiasi polemica. Anche sul rapporto con Perrone, che è dal di fuori appare cambiato, Gustavo sfodera la miglior retorica pallonara: “Il mister mi stimola molto, parla sempre con me, ho un ottimo rapporto con lui. Non è cambiato rispetto allo scorso anno. Con lui ho imparato tanto. Certamente con Ginestra e Guazzo è anche difficile trovare spazio. Ma io mi alleno sempre senza abbattermi mai, cercando di crescere, sempre con grande serenità”.  Altro dribbling ben riuscito è quello sulla polemica Bertotto-Gustavo-Perrone: “Io cerco di trarre sempre il meglio da ogni allenatore. Cerco di imparare come da Perrone così da Bertotto. In nazionale ho imparato di più? No, non posso dire questo”.  Forse quest’anno proprio la convocazione con la nazionale universitaria resta la maggior soddisfazione: “Per me è stato un premio. Farò dei sacrifici a giugno andando in Brasile solo una settimana, ma per me è una grande gioia poter vestire la maglia azzurra. Alla fine sono italo-brasiliano”. Poi ci sarà da pensare al futuro. Gustavo ha un altro anno di contratto: “Per il momento non ci penso. L’obiettivo adesso è vincere la supercoppa . Poi parlerò con Lotito, con i direttori e con Perrone. Ci sono le premesse per restare. Io a Salerno sto benissimo, la città mi piace e voglio continuare a vincere con questa maglia. Quale promozione più bella? Ho messo tanto cuore per conquistare entrambe. Il gol più bello resta quello con il Fondi, anche se il più importante è quello segnato in D a Selargius al 95’. E’ stato il mio primo gol, tra l’altro in un momento molto delicato della stagione”.