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Gruppo amministrazione Pubblica del Comune di Salerno dichiara un debito per 583 milioni

Gruppo amministrazione Pubblica del Comune di Salerno dichiara un debito per 583 milioni

di Erika Noschese

Il Gruppo amministrazione Pubblica del Comune di Salerno ha dichiarato un debito complessivo di ben 583milioni di euro. Lo ha denunciato l’avvocato amministrativista Oreste Agosto, leader del movimento civico Ali per la città. Di questo debito, 369milioni di euro sono per mutui e finanziamenti vari. Al 30 novembre 2020, il Gap ha dichiarato un saldo negativo di cassa di 44milioni ha costretto ad una nuova anticipazione di liquidità per 43milioni mentre un mese fa, è stato denunciato un nuovo deficit per circa 30milioni. In totale, oggi, il debito complessivo può stimarsi intorno all’incredibile importo di 660milioni. “Le componenti positive del Gap 2019 sono state pari a 289milioni a fronte di uscite/spese per 394milioni (saldo negativo -105milioni). Le entrate proprie dell’Ente, del I e III Titolo, sono state di soli 112milioni su un accertato di 173milioni, appena il 65% – ha dichiarato il movimento civico Ali per la Città – Siamo la terza Città per tasse in Italia e, con la provincia, al 93esimo posto per qualità della vita. Di questo, nessuno dice. E, tra i candidati, attuali o potenziali, ci sono quelli che lasciano trapelare l’idea di voler realizzare una ruota panoramica, un parco a tema o investimenti faraonici per una radicale riconfigurazione urbana”. Il movimento chiede dunque di indicare con quali risorse saranno realizzate le loro idee e “quanti altri debiti saranno sottoscritti a nome dei cittadini per i prossimi trenta anni – ha aggiunto Agosto – Ali per la Città ritiene che l’equilibrio finanziario dell’Ente non possa consentire alcun entusiasmo e che le criticità generate dal mancato realizzo di una “montagna di residui attivi” pari, al mese di dicembre 2019, a 474milioni debba indurre alla consapevolezza di quanto gravi potranno essere le responsabilità di cui farsi carico per evitare esiti infausti per tutta la Comunità. Piuttosto che parlare dei nomi, converrebbe sedersi intorno ad un tavolo per parlare dei numeri e, magari, di come pagare i debiti. Forse, i cittadini che sostengono le casse dell’Ente con i loro sacrifici lo apprezzerebbero di più. Perché, la soluzione dei loro problemi non dipende solo da un nome”.