Grimaldi (PD): "Salvati fugge dalle responsabilità" - Le Cronache
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Grimaldi (PD): “Salvati fugge dalle responsabilità”

Grimaldi (PD):  “Salvati fugge  dalle responsabilità”

“Le farmacie comunali, dopo due anni, non si sa chi le gestisce né quali siano i loro bilanci. Lo Stadio e il Palamangano sono ufficialmente in vendita, ma per finta. Lo Stadio, ovviamente, è ancora chiuso ed inagibile. Le Politiche sociali sono affidate ad una nascitura Azienda Consortile, dove il Comune di Scafati ha meno potere di quelli di Corbara e Sant’Egidio. Il Piano Urbanistico Comunale è scomparso. Cosa succede nell’area di Scafati Sviluppo e chi stia controllando e difendendo gli interessi del Comune non è dato saperlo. L’Acse assume tramite agenzie interinali e per sorteggio. Se si accumulano i rifiuti sui marciapiedi, la responsabilità è dei cittadini incivili. Se le ditte non ripristinano il manto stradale dopo i lavori, è perché la competenza è della Regione. – scrive in una nota Michele Grimaldi capogruppo dei Dem in consiglio comunale – Ovunque ci sia una responsabilità, Salvati fugge. – continua Grimaldi – Ovunque ci sia un problema, la colpa è di altri. E se proprio questi altri non si trovano, il Sindaco ha sempre pronto il jolly “dell’eredità difficile”, che si sa, essendo stato vice Sindaco della precedente amministrazione, cosa ne poteva mai sapere lui, quando si è candidato, della situazione del Comune? E adesso, dopo che la Commissione straordinaria come prima atto aveva internalizzato il servizio, e dopo aver promesso in campagna elettorale che non ci sarebbe mai stata una nuova Geset, il Sindaco di Scafati approva con la sua Giunta una nuova esternalizzazione del Servizio Tributi. Anziché assumere personale, potenziare l’ufficio, gestire e programmare, migliorare il servizio, contrastare l’evasione che si attesta oramai sopra il 51% del dichiarato, il Sindaco ancora una volta sceglie la strada della fuga dalle responsabilità. A pagare, ovviamente, e in tutti i sensi, saranno ancora una volta i cittadini scafatesi: con il costo dell’aggio da pagare a chi svolgerà il servizio, e con il ritorno ad un rapporto privatistico – con tutto ciò che ne consegue – tra chi deve esigere il tributo e l’utente. Nel frattempo, però, provano a ripristinare il Consiglio di Amministrazione dell’Acse, per distribuire qualche altro incarico a spese della collettività e provare così a tenere unita, qualche altra settimana, la loro traballante maggioranza”.