Gregucci: Ci ho creduto fino alla fine - Le Cronache
Salernitana

Gregucci: Ci ho creduto fino alla fine

Gregucci: Ci ho creduto fino alla fine

di Fabio Setta FROSINONE. “La partita è stata in equilibrio fino a dieci minuti dal termine. Poi c’è stato quell’episodio che ha deciso il gol. Bisognava essere più attenti in quella circostanza e magari più lucidi in qualche ripartenza, ma ai miei ragazzi non posso rimproverare davvero nulla”. E’ questa l’analisi del tecnico della Salernitana Gregucci al termine della sfida persa a Frosinone. Un match che chiude la stagione dei granata, nel modo più triste: “Col senno di poi si possono dire tante cose” – prosegue il tecnico granata – “E’ stata una partita fisica,. Purtroppo siamo stati condizionati dal fatto di avere dopo il primo tempo tre difensori ammoniti. Siamo dovuti stare ancora più attenti, anche in chiave sostituzione, tenendo contro dell’eventualità che la sfida potesse proseguire ai tempi supplementari. La squadra ha dato tutto, sui questo ci metto la mano sul fuoco, l’episodio è stato decisivo”. C’è da dire, però che sì il Frosinone ha trovato l’episodio giusto, ma la Salernitana soprattutto in fase offensiva ha fatto davvero poco: “Abbiamo regalato campo sulla palla lunga con Ciofani che ci spingeva in basso, ma abbiamo tenuto le distanze giuste. Non siamo stati mai pericolosi ma neppure loro in fin dei conti. Avremmo dovuto tenere botta meglio in alcune circostanze. Ma c’è da dire che c’è mancata la giusta lucidità in fase di costruzione. In un paio di circostanze avremmo potuto rifinire meglio”. Tanti condizionali, tante ipotesi, ma alla fine il risultato sul campo premia il Frosinone: “Bisogna fare i complimenti alla formazione di Stellone che non ha avuto nessun crollo psicologico dopo la sconfitta di Perugia domenica scorsa, tenendo bene il capo con merito e con rabbia. Forse noi ci siamo abbassati un po’ troppo ma fino a dieci minuti dal termine ci ho creduto. In ogni caso voglio elogiare i ragazzi. In questi mesi sono straordinari, il loro sacrificio va apprezzato, il sacrificio per cercare di rappresentare al meglio la città”. Ed ora tiene banco il futuro: “Si poteva far meglio, si poteva far peggio. A ricominciare io non ho problemi vediamo cosa dirà la società e che programmi abbiamo”.