Gli spacciatori di Sarno, oggi saranno dinanzi al Riesame - Le Cronache
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Gli spacciatori di Sarno, oggi saranno dinanzi al Riesame

Gli spacciatori di Sarno, oggi saranno dinanzi al Riesame

Spacciavano in coppia, alcuni erano amici altri moglie e marito. Domani le 11 persone arestate lo scorso 11 dicembre compariranno dinanzi ai giudici del Tribunale del Riesame di Salerno che dovrà decidere sulle istanze di scarcerazione presentate dai legali. Le porte del carcere di Fuorni si aprironi per Vittorio Santaniello di Sarno; Pasquale Robustelli di Sarno; Francesco Ianniello di Nocera Inferiore domiciliata a Sarno; Loredana D’Angelo di Sarno; Bruno Gaudiello di Sarno; Mario Sodano 34 anni nato Boscoreale domiciliato a Torre Annunziata. Ai domiciliari finirono: Maria Squillante di Sarno (moglie di Santaniello); Luigi d’Angelo di Sarno; Giovanni Stellato di Sarno; Marcello Amato di Sarno; di Torre Annunziata, amica di Sodano. Per tutti le accuse erano di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Tutti gestivano lo spaccio di sostanze stupefacenti rifornendo in modo particolare i frequentatori di locali dell’Agro nocerino. Non appartenevano ad alcun sodalizio criminale. Sono da considerarsi gruppi di spacciatori coppie di coniugi o di fratelli che spesso utilizzavano le propie abitazioni per incontrare gli acquirenti e cedere la droga. In tutto sono sei i gruppi individuati. Sempre ieri mattina, nel corso di una perquisizione in via Oplonti a Torre Annunziata, presso l’abitazione di Mario Sodano i militari hanno rinvenuto e sequestrato 30 grammi di cocaina suddivisa in dosi e pronta per essere ceduta agli abituali assuntori. Da alcune indiscrezioni sembra sia stata una mamma a dare il via all’indagine, segnalando agli investigatori i nomi di coloro che fornivano di droga il figlio. Il fascicolo fu poi affidato al sostituto procuratore Giuseppe Cacciapuoti della Procura di Nocera Inferiore. Furono disposti servizi di pedinamento ed intercettazioni Lo spaccio avveniva non solo nelle abitazioni di alcuni degli indagati (due erano ai domiciliari ma ricevevano puntualmente i loro acquirenti) ma anche in una villa.