Gli immigrati ambulanti sfilano in corteo per chiedere lavoro, dignità e diritti - Le Cronache
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Gli immigrati ambulanti sfilano in corteo per chiedere lavoro, dignità e diritti

“Difendere la loro dignità di lavoratori e chiedere una maggiore partecipazione nelle decisioni che li coinvolgono in modo diretto”. Questi i motivi alla base del corteo di protesta che ha visto sfilare, ieri mattina, per le strade del centro cittadino senegalesi e Bengalesi. Il corteo è stato organizzato a seguito della decisione dell’amministrazione comunale di far sgomberare il mercato etnico del sottopiazza della Concordia. I rappresentanti delle comunità hanno lamentato di aver subito un’ingiustizia, le richieste dell’associazione dei senegalesi presenti a Salerno sono state chiare:«Il lavoro è un diritto di tutti. Vogliamo decidere anche noi del nostro futuro, pretendiamo che le istituzioni ci riconoscano come lavoratori. Chiediamo semplicemente un luogo dove poter lavorare legalmente, senza essere discriminati in alcun modo», hanno dichiarato. “Questa manifestazione è stata fatta per cercare di bloccare questa vertenza. Il vicario del Prefetto ha preso l’impegno di trasmettere al Prefetto la richiesta di istituire un tavolo di confronto per cercare di arrivare ad una soluzione definitiva» ha sottolineato Anselmo Botte della Cgil. Sulla vicenda si sono espressi anche il sindaco Vincenzo Napoli e i consiglieri comunali Dario Loffredo e Dante Santoro «Abbiamo accolto con amicizia e disponibilità i rappresentati delle comunità senegalese e bangalese, che da anni vivono nella nostra società. Dopo aver sostenuto con grande cortesia e fermezza che le determinazioni assunte dall’amministrazione sono state delle determinazioni di saggezza, abbiamo offerto, con qualche difficoltà, una dislocazione in via Tenente Calò e nella strada adiacente al Bar Marconi. – ha tuonato Napoli – Queste comunità hanno la possibilità di partecipare anche ai mercati rionali come spuntisti, finora non abbiamo ottenuto nessuna domanda di partecipazione. La loro richiesta sembra quasi un’imposizione». «Le nostre porte sono sempre aperte, ancora una volta abbiamo ribadito che l’area del sottopiazza non ha le norme di sicurezza per ospitare un mercato. La città oggi ha bisogno di parcheggi. – aggiunge Loffredo – La zona non è in mano solo all’amministrazione comunale, ma anche all’autorità portuaria».

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