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Giustizia: 12 maggio protesta contro riforma pratica forense

Il 12 maggio studenti, laureandi, neo-laureati e praticanti protestano contro la riforma della pratica forense. Sono previste iniziative a Torino, Milano, Padova, Pisa, Bologna, Ferrara, Roma, Napoli, Salerno, Bari, Foggia, Lecce, Catania. Ma la lista – precisano i promotori (Studenti Indipendenti – Link Coordinamento NO Riforma Forense Dike – Network Praticanti e Tirocinanti Forensi) è in continuo aggiornamento. “Un vero gioco dell’oca, solo che per il Ministero della Giustizia e per il Consiglio Nazionale Forense le oche sono migliaia di studentesse e studenti o neo laureati che aspirano a diventare avvocati. Con il nuovo Decreto attuativo della Legge professionale si intende trasformare il percorso post laurea – sostengono i promotori della protesta – in un vero e proprio gioco a ostacoli economici e burocratici. Qualche esempio? Test di ingresso scritto, orale o telematico, verifiche intermedie del profitto e verifica finale con le medesime modalità dell’Esame di Stato per l’abilitazione; numero programmato deciso dai soggetti organizzatori (Cnf, Consigli dell’Ordine, Scuole forensi, associazioni forensi e persino delle Fondazioni forensi); accesso valutato anche in base alla carriera accademica dell’aspirante praticante probabilmente in relazione al voto di laurea; spese a carico dei praticanti, i corsi di formazione sono a pagamento, salvo la possibilità di ricevere non meglio precisare borse di studio col rischio di creare barriere economiche”. Secondo studenti, laureandi e praticanti “l’obiettivo è solo quello di abbattere il numero di avvocati senza pensare al ripensamento complessivo della filiera formativo-professionale, a partire dalla Convenzione per l’anticipo del tirocinio negli ultimi 6 mesi di università o dalle condizioni dei praticanti, vittime del lavoro gratuito o sotto-pagato, privi di diritti, tutele contrattuali e garanzie di formazione”.