Giuseppe Cacciatore: “Dedico questo riconoscimento a mia moglie, Paola Volpe" - Le Cronache
Attualità

Giuseppe Cacciatore: “Dedico questo riconoscimento a mia moglie, Paola Volpe”

Giuseppe Cacciatore: “Dedico questo riconoscimento a mia moglie, Paola Volpe”

“Dedico questo riconoscimento a mia moglie, Paola Volpe, che è Ordinario di Letteratura Greca all’Università di Salerno. Non sarei qui se non avessi avuto lei al mio fianco”. Lo ha detto con tenerezza, da uomo innamorato della sua donna, della sua compagna di vita, il  professor Giuseppe Cacciatore, che dal 1981 è Professore Ordinario di Storia della Filosofia all’Università Federico II di Napoli che, mercoledì scorso,  ha ricevuto la Laurea Magistrale Honoris Causa in “Scienze Pedagogiche” all’Università di Salerno, nel giorno del suo settantesimo compleanno. “Qualcuno si è ricordato che compivo 70 anni e ha voluto che le  due  date  coincidessero”, ha precisato il filosofo salernitano che si è laureato, nel 1968,  in Filosofia presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma  e che nei primi anni settanta,  ha collaborato  all’Università di Salerno in qualità di assistente, con il professor  Fulvio Tessitore che durante la cerimonia  ha letto la Laudatio introduttiva.  Cacciatore,  che durante la cerimonia indossava la toga e il classico tocco accademico, si è emozionato quando il Rettore  Aurelio  Tommasetti, che indossava la toga cerimoniale bordata di ermellino, gli ha consegnato la pergamena: “Ero molto, molto commosso all’inizio. Poi quando ho cominciato a leggere il mio testo mi sono ripreso”. La Laurea Magistrale ad Honorem in Scienze Pedagogiche è stata conferita dal Dipartimento di Scienze Umane che, come ha spiegato lo stesso professor Cacciatore: ” E’ erede della Facoltà di Magistero, che aveva la sua sede nel Palazzo Ladalardo, presso la quale sono diventato Assistente Ordinario nel lontano 1970”.   Il professor Cacciatore insegna Filosofia da 48 anni: “Ho  insegnato,  per circa dieci anni, anche all’Università di  Salerno.  Per circa cinque anni ho insegnato Storia della Dottrine Politiche  al Corso di Laurea in Scienze Politiche e poi ho insegnato Storia della Filosofia alla Facoltà di Lettere, quando  aveva la sua sede in Via Irno”. All’Università di Roma Cacciatore si è formato con i più grandi nomi della Filosofia italiana:” C’erano  Guido Calogero, Ugo Spirito, allievo di Giovanni Gentile, Franco Lombardi. Poi cominciai a studiare lo storicismo tedesco. Venni a sapere che all’Università di Salerno c’era un giovane professore, Fulvio Tessitore, che a soli 26 anni vinse il concorso di Professore Ordinario, che studiava  le stesse cose che studiavo,  e decisi di tornare a  Salerno per fargli  leggere la mia tesi sul filosofo Dilthey che teorizzava il rapporto tra filosofia e storia,  teorizzata  anche da  Benedetto Croce, un altro dei filosofi  che mi ha molto influenzato anche dal punto di vista etico e  politico”. Per il professor Cacciatore la storia è importante nella vita di un uomo:” La storia pensata, vissuta, narrata: quella  degli individui, dei popoli, della cultura”. Anche nella sua Lectio Magistralis:” Il futuro della Filosofia sta nel suo passato”,  letta nella gremitissima Aula Magna dell’Ateneo salernitano, Cacciatore ha parlato di storia e filosofia:” E’ possibile ancora oggi fare Filosofia?  Se si ritiene che la Filosofia debba essere un abito critico, la capacità che deve avere un individuo di misurarsi con gli eventi e con il mondo che lo circonda, allora la filosofia è libertà, pensiero di libertà che deve essere condiviso, come diceva Immanuel Kant. La filosofia ci aiuta a ragionare e a capire”.  Il professore Cacciatore, seguendo le orme del padre Francesco, detto Cecchino, che nel 1910 si era trasferito con la sua numerosa famiglia, da Mercato San Severino a Salerno,  è stato anche in politica:” Mio padre è stato deputato alla Camera, per quattro legislature, nel Partito Socialista. Sono stato   Segretario della Sezione “Di Vittorio” del  Partito Comunista nel Centro Storico e Consigliere Comunale di opposizione dal 1975 al 1993”. Tanti i Sindaci che si sono succeduti in quegli anni: ” A cominciare da Alberto Clarizia, Walter Mobilio, Pellegrino Cucciniello, Vittorio Provenza, Bruno Ravera, Ennio D’Aniello, Renato   Borrelli, Nicola Visone, Aniello Salzano, Michele Scozia, Vincenzo Giordano e Vincenzo De Luca che, non tutti lo sanno, ma è laureato in Filosofia”. Per il professor Cacciatore anche nella politica ci vorrebbe un po’ di Filosofia:”  Filosofia nel senso del dialogo, della tolleranza, come cultura critica .Ci sarebbe un vantaggio per la politica che oggi taglia i fondi per gli studi umanistici provocando un grave danno”. Cacciatore che andrà in pensione il 31 ottobre del 2016, è stato nominato nel 2007 socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei. E’ anche Presidente della “Società di Storia Patria”, che diffonde la cultura e la storia della nostra città e della provincia, e fa parte del Consiglio Generale di Indirizzo della” Fondazione Ravello” presieduta dal filosofo  Sebastiano  Maffettone:” Attualmente non sono stati fatti programmi a lungo respiro: il Consiglio di Amministrazione ha programmato soltanto le manifestazioni del Natale. Stiamo aspettando che si faccia il bando per il concorso per la nomina del Direttore Artistico”. Cacciatore è molto legato alla sua città:” Sono nato in Via Fieravecchia e vivo poco lontano dal  lì, in Via Leopoldo Cassese” per la quale auspica un futuro radioso:” Il futuro sta nelle cose che si propongono nel presente. Negli ultimi venti anni la città si è trasformata. Credo che ci siano le premesse per lavorare in futuro partendo da ciò che è stato fatto in questi anni. Non dobbiamo  sprecare questa esperienza che dobbiamo migliorare e riproporre”.

Aniello Palumbo