Giudice «No ai turisti da crociera» - Le Cronache
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Giudice «No ai turisti da crociera»

Giudice «No ai turisti da crociera»

Un altro botta e risposta. L’ennesimo. Il pomo della discordia è la “città turistica”: desiderata, troppo spesso sbandierata, per molta gente solo “sulla carta”. E se già nei giorni scorsi Franco Picarone, assessore all’Annona del Comune di Salerno, ha replicato a muso duro a chi ha scelto di abbassare le serrande nel giorno di Ferragosto, ieri ci ha pensato Giovanni Giudice, già segretario della Cisl ed oggi responsabile provinciale della Cisal Salerno ad alimentare il fuoco delle polemiche sui flussi turistici e, soprattutto, sulla scelta degli esercenti commerciali di non aprire bottega nei giorni di festa.
«Molti commercianti – sottolinea Giudice – hanno preferito tenere chiuse le saracinesche e quelli che hanno lasciato aperte le proprie attività in questi giorni non hanno ottenuto i risultati sperati».
Un affondo, quello di Giudice, che ha inevitabilmente innescato l’ennesima risposta dell’assessore Picarone (vedi intervista a lato, ndr). Giudice non ha risparmiato critiche al “sistema turistico salernitano”.
«Il nostro – commenta il responsabile provinciale della Cisal – è un territorio ricco di opportunità, ma non si riesce ad ingranare la marcia. I risultati sono stati scarsi. Quanto ha fatto e sta facendo il sindaco Vincenzo De Luca è solo un primo passo per la città, ma non basta. L’obiettivo è far rimanere i turisti per più di un giorno, basta con i visitatori mordi e fuggi».
Turismo “mordi e fuggi”, dunque: un colpo ben assestato nell’orgoglio di chi, da Palazzo di Città, parla invece di presenze massicce e di flussi turistici ormai radicati, frutto di un lavoro pluriennale e dell’immagine positiva che la città ha guadagnato, nel corso del tempo, agli occhi dei turisti.
Giudice non ci sta, si inserisce nell’elenco di chi, invece, critica l’esaltazione del ‘modello crociera’ per far sviluppare il turismo in città.
«E’ stato un grandissimo passo – dice – e quanto fatto fino ad ora ha contribuito a far crescere Salerno. Ma i crocieristi se ne vanno dopo una giornata e questo non è il turismo a cui deve puntare la città. Ho letto, inoltre, le polemiche di commercianti che non hanno visto un vero e proprio ritorno economico e, constatando che il gioco non valeva la candela, hanno preferito tenere abbassate le serrande nei giorni di chiusura».
Quale soluzione, allora, bisogna adottare per ottenere risultati positivi?
«Bisogna coinvolgere tutte le categorie – spiega Giudice – dalla ristorazione all’artigianato e a tutti gli altri campi. L’intera città deve e può giovare del turismo».
Non manca un passaggio sulla “grande architettura”, altro tema sollecitato da Picarone (vedi a lato).
«E’ un valore aggiunto – dice – ma la città ha già grandi potenzialità lche attualmente non sono pienamente valorizzate. Non dobbiamo dimenticarci che Salerno possiede importantissimi beni culturali, storici e artistici, La nostra città – conclude il responsabile provinciale della Cisal – non ha nulla da invidiare rispetto a tante altre realtà che registrano numeri di turisti ‘veri’ ben più alti di quelli riscontrati a Ferragosto».