Giudice di pace, mattinata di ordinaria follia - Le Cronache
Salerno

Giudice di pace, mattinata di ordinaria follia

Giudice di pace, mattinata di ordinaria follia
di Erika Noschese
Mattinata di ordinaria follia presso l’ufficio del giudice di Pace di via Francesco Prudente. A causa delle norme anticovid imposte dal governo centrale, con i protocolli dettati dal ministero della Giustizia, infatti, ci sono una serie di disposizioni da seguire che costringono gli avvocati ad ore ed ore di attesa, anche solo per avere informazioni. E non mancano le lamentele circa la disorganizzazione del servizio: nello specifico, ieri mattina, non sono mancate le discussioni tra colleghi: un avvocato, infatti, è entrato all’interno degli uffici senza la mascherina, scatenando l’ira di una sua collega: «Ci sono già troppi contagi, indossi la mascherina», ha detto l’avvocato. Ne è nato un lungo battibecco, anche a causa dell’esasperazione dell’attesa. A peggiorare il tutto la presenza di una sola persona all’ingresso che prova a gestire nel migliore dei modi gli accessi presso i vari uffici ma, come facilmente prevedibile, le richieste sono numerose e non sempre vi è la possibilità di soddisfarle in pochi minuti. Una situazione che si verifica quotidianamente sia per il penale che per il civile e accedere alle cancellerie diventa sempre più complesso nonostante gli sforzi degli addetti ai lavori. Alla base di tutto ci sarebbe, come già anticipato, la disorganizzazione: avvocati in attesa fuori, altri dentro e far rispettare la fila, spesso, è pura utopia. Intanto, numerose sono le cause rinviate, sempre a causa delle norme anti covid: ad essere state posticipate a data da destinarsi sono soprattutto le cause che prevedono la presenza di testimoni. Al momento, è ancora incerto il ritorno alla normalità e le polemiche da parte degli avvocati si sprecano: i legali, infatti, sono costretti a comunicare tutto via pec e ad attendere una risposta o un appuntamento anche per giorni, soprattutto quando si tratta della cancelleria. Intanto, nonostante le norme anticovid, i dispenser contenenti gel igienizzante per le mani sono quasi tutti vuoti.