Giudice di Pace, ispettorato del Lavoro saranno nell’ex tribunale di Salerno - Le Cronache
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Giudice di Pace, ispettorato del Lavoro saranno nell’ex tribunale di Salerno

Giudice di Pace, ispettorato del Lavoro saranno nell’ex tribunale di Salerno

’ex tribunale di Salerno. È stato questo il tema dell’appuntamento di Cronache Live, il format di approfondimento, in onda ogni mercoledì alle 19, condotto da Pina Ferro ed Erika Noschese. Ospiti della puntata di ieri sera il professore Aurelio Tommasetti, ex rettore dell’Università degli Studi di Salerno; Giovanni Falci, avvocato; Silverio Sica, presidente dell’ordine degli avvocati di Salerno; Michelangelo Russo, ex magistrato; Sara Petrone, consigliere di maggioranza al Comune di Salerno. Ad aprire il dibattito proprio l’avvocato Falci che ha proposto di realizzare il museo della storia salernitana. “Se si decide che Salerno è una città turistica c’è un’unica soluzione: un grande contenitore museale che manca in questa città che sta tra Pompei e Paestum, un museo che tenga conto di questa collocazione ma per fare questo ci vuole una persona capace di gestire un museo, come Gabriel Zucktriegel – ha dichiarato l’avvocato Falci – Non è un’operazione che si decide, deve essere eseguita da persone capaci altrimenti finisce nel nulla, come il teatro Ghirelli che è chiuso perché gestito male, non è un problema di pandemia perché è chiuso da tempo”. Duro ma diretto l’intervento dell’ex procuratore Michelangelo Russo che non ha risparmiato attacchi alla gestione della città capoluogo: “Il Palazzo di Giustizia è uno dei migliori esempi di architettura, lo hanno abitato giudici ed avvocati dalla sua nascita e se c’è stato un primo assassinio è stato per merito degli avvocati e magistrati che, nell’81, quando il Palazzo viene guastato da un prefabbricato terribile. Nessuno si ribellò ed oggi c’è un nuovo palazzo di giustizia, con archistar, ma non c’è appesa una stampa, un quadro, qualsiasi cosa. Manca il senso estetico”, ha dichiarato Russo che chiede di dare lavori ai giovani restauratori, ricercatori, sorveglianti. Sì dice favorevole alla delocalizzazione dell’Università degli Studi di Salerno, l’ex rettore dell’Unisa, Aurelio Tommasetti: “Nel gennaio 2015, facemmo una conferenza stampa in cui palesai la necessità di avvicinare il campus alla città capoluogo, con una delocalizzazione a Palazzo Sant’Agostino con l’allora presidente della Provincia, Giuseppe Canfora”. A fare il punto della situazione sull’iter in consiglio comunale, la consigliera Petrone che ha lavorato alla delibera che permette all’ex Palazzaccio di essere bene a disposizione della comunità. Conferma che l’ex Palazzo di Giustizia ospiterà la Scuola di Alta Specializzazione il presidente dell’ordine degli avvocati Silverio Sica: “La battaglia che sta conducendo l’ordine è quello di conservare uno spazio di memoria, di storia e, nello stesso tempo, riuscire ad amalgamare con un collegamento alla funzione giudiziaria gli uffici che andranno ad occupare questo spazio pubblico: troverà sistemazione l’ufficio del giudice di Pace, Unep, la scuola di Alta Specializzazione della funzione giudiziaria con sede nazionale a Salerno – ha dichiarato Sica – Poi, verranno allocati gli uffici dell’ispettorato del lavoro, l’avvocatura dello Stato e, ho la quasi certezza, che verrà sistemato anche gli uffici di direzione investigativa antimafia”.