Ginestra, momento no tra daspo e digiuno - Le Cronache
Primo piano

Ginestra, momento no tra daspo e digiuno

 Il daspo, il gol che non arriva e un ginocchio che fa i capricci. Non è sicuramente il miglior momento per Ciro Ginestra. Proprio ieri il Prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci ha confermato l’anno di squalifica inflitto all’attaccante granata giudicando inammissibile la linea difensiva portata avanti dall’avvocato Gianmichele Gentile, che a nome del club di patron Lotito ha difeso l’attaccante granata. In attesa di eventuali sviluppi extracalcistici, il bomber che sta trascorrendo il periodo di riposo con la famiglia, vuole però tornare a pensare solo al calcio. Da questo punto di vista, come ha sottolineato lo stesso Carlo Perrone nel post Foligno, la sosta arriva nel momento ideale. Per tirare il fiato, ritrovare la condizione fisica e tornare a bucare la porta avversaria. Cosa che incredibilmente per le medie a cui il cobra ha abituato i tifosi granata, non succede da un mese. Il cobra negli ultimi match sembra essere un po’ giù di forma e soprattutto, cosa davvero strana per un attaccante del suo calibro sembra aver smarrito incisività sotto rete. Sono, infatti, tre gare che il capocannoniere granata non va a bersaglio. Non un ritardo impressionante, un mese di digiuno, ma indubbiamente l’ex Sorrento ha abituato troppo bene i tifosi granata. In diciotto partite ha segnato dodici reti, con una media gol di 0,6 a partita. Ma dopo la rete realizzata a L’Aquila nel finale di match lo scorso sei gennaio e la sfida saltata per squalifica contro il Chieti, Ginestra contro Aversa, Arzanese e Foligno è rimasto a secco. Non era fin qui mai successo che il cobra granata restasse all’asciutto per 270 minuti consecutivi. Nel girone d’andata dopo essere andato a rete nelle prime tre giornate si era bloccato con l’Arzanese per poi segnare subito la domenica successiva contro il Foligno. Dopo il match senza reti di Lamezia e i tre match saltati per squalifica dopo la testata ad un avversario, Ciro Ginestra è tornato subito al gol in trasferta a Pontedera e poi all’Arechi nel big match contro l’Aprilia. Poi dopo non aver bucato Melfi e Fondi, Ginestra si è subito rifatto con Poggibonsi, risparmiando il Martina, ma castigando nell’ordine Gavorrano, Teramo con una doppietta e appunto L’Aquila, lo scorso sei gennaio. Poi appunto le famose tre gare senza reti dopo la gara saltata per squalifica contro il Chieti. Coincidenza, naturalmente nemmeno troppo strana, la Salernitana in queste tre gare ha realizzato soltanto due gol, record negativo stagionale. Uno all’Aversa, zero all’Arzanese e uno al Foligno. Ad esempio a cavallo dell’unico altro pareggio a reti bianche, quello di Melfi nel girone d’andata, i granata avevano rifilato tre gol all’Aprilia e tre al Fondi. E allora probabilmente la sosta per Ginestra arriva davvero nel momento ideale. Anche per cercare di eliminare quel problema al ginocchio che in queste ultime settimane lo sta inevitabilmente condizionando e di centrare i due obiettivi stagionali. Oltre la promozione in Prima Divisione, Ginestra ha poi ben presente l’obiettivo dei venti gol che farebbero scattare il bonus promesso da Lotito al momento della firma del contratto. Un traguardo raggiunto da Ginestra soltanto due volte in carriera. L’anno scorso a Sorrento quando in 32 gare giocate ha realizzato 21 reti e nel 2002/2003 con la maglia del Padova quando ha realizzato sempre 21 gol ma in 34 partite. Obiettivo chiaramente alla portata del capocannoniere granata.