Gestivano case di appuntamenti in tredici rischiano il processo - Le Cronache
Cronaca Giudiziaria Attualità

Gestivano case di appuntamenti in tredici rischiano il processo

Gestivano case di appuntamenti in tredici rischiano il processo

Pina Ferro

Gestivano case di appuntamento e centri massaggi a luci rossi, in tredici richiano il processo. Il sostituto procuratore Elena Guarino ha chiesto il rinvio a giudizio per: Donato Amabile, Eugenio Carillo, Armando Del Giorno, Cuihua Hu, Xiaojun Jin, Crescenzo Langella, Yuling Li, Meichai Lin, Carmine Nappo, Alessandro Nisi, Gelsomina Ruggiero, Alfonso Salvati e Lifen Tang. Tutti compariranno il prossimo 11 aprile dinanzi al giudice per le indagini preliminari Marilena Albarano chiamata a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal magistrato. Eugenio Carillo, Alessandro Nisi e Armando Del Giorno il 7 novembre scorso furono destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare. Secondo l’impianto accusatorio tutti, in concorso, tra loro, avevano subaffittato a prezzo maggiorato le stanze di tre appartamenti presi in locazione nei Comuni di Salerno, Pontecagnano Faiano e Baronissi, a cittadine straniere per l’attivita di prostituzione. Uno di loro aveva altresi, dietro ulteriore corrispettivo in denaro, curato la pubblicazione di annunci su un sito internet dando indicazioni alla donna sulle modalità di gestione dell’attivita di prostituzione e garantendole aiuto e protezione. L’indagine e partita un anno fa e si e conclusa nello scorso mese di settembre. Nel corso dell’attivita investigativa i militari dell’Arma hanno effettuato diversi controlli anche a strutture quali centri massaggi e centri gestiti anche da cittadine straniere in cui venivano offerti “servizi” aggiuntivi quale il sesso a pagamento. Nel corso delle indagini preliminari la Procura aveva chiesto ed ottenuto il sequestro preventivo di nove immobili ove veniva esercitata stabilmente la prostituzione ubicati in Salerno; tra gli immobili sequestrati vi sono strutture ricettive, centri massaggi ed abitazioni private, il tutto per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro. Del Giorno e Nisi avevano fittato degli appartamenti che poi sub affittavano a giovani donne a cifre che toccavano anche i 400 euro a settimana. Stessa cosa faceva anche Armando Del Giorno che accompagnava anche le ragazze a fare acquisti e cercava di sistemarle sia negli appartamenti a Salerno, in particolare in via Ostaglio.