Gang dei palestrati: condannato De Martino - Le Cronache
Cronaca

Gang dei palestrati: condannato De Martino

Gang dei palestrati: condannato De Martino
Prime condanne per il clan dei palestrati che imponeva il “pizzo” ai commercianti di Campagna ed alle agenzie assicurative. Il Gup del Tribunale  di Salerno, Elisabetta Boccassini, ha disposto una pena di tre anni e due mesi di reclusione per Maurizio De Martino. Una pena superiore rispetto alla pena avanzata dal pubblico ministero che aveva chiesto una condanna (due anni e mezzo) inferiore rispetto a quanto disposto dal Gup del Tribunale di Salerno.
De Martino aveva chiesto ed ottenuto, attraverso il legale difensore (Luigi Capaldo ndr), di essere giudicato con la formula del rito abbreviato per beneficiare dello sconto di pena ma ieri pomeriggio, al termine della camera di consiglio, il Gup ha disposto una pena a tre anni e due mesi di reclusione.
L’attività d’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale della Procura della Repubblica di Salerno e condotta dai carabinieri della Compagnia di Eboli, è stata avviata nell’estate del 2014. Secondo il quadro accusatorio un gruppo criminale, operante nella località Quadrivio del comune di Campagna, avente come scopo principale l’imposizione sul territorio, il taglieggiamento degli imprenditori locali attraverso molteplici atti intimidatori. A parte le persone sottoposte alla misura cautelare, risultano coinvolte nelle indagini altre 9 persone, fra le quali si segnala la presenza di soggetti già condannati per il delitto di associazione a delinquere di stampo mafioso, di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le indagini svolte con metodi tradizionali e attività tecniche, hanno consentito di accertare che i destinatari della misura in argomento sono dediti sistematicamente alla perpetrazione di reati e di conseguenza socialmente pericolosi. È stato altresì dimostrato che gli indagati hanno esercitato sulle vittime una particolare e forte coartazione psicologica, connotata dai caratteri propri dell’intimidazione derivante dall’appartenenza dei responsabili ad una accreditata organizzazione criminosa. Sono state, in definitiva, ricostruite le attività delittuose poste in essere dal sodalizio criminale in un lasso temporale di circa un anno, ricompreso fra i primi mesi dell’anno 2014 ed il gennaio di quest’anno. Tra questi l’incendio al supermercato Decò di Campagna.