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Fusandola, inchiesta sulla deviazione. La Procura nomina un consulente

di Andrea Pellegrino
La Procura di Salerno pare abbia aperto gli occhi anche sul Fusandola e sulla sua deviazione. Tant’è che ci sarebbe la richiesta di sopralluogo da parte di un Ctu. Una circostanza, questa, che se confermata potrebbe aprire un nuovo filone d’inchiesta su Piazza della Libertà, dopo quello sui rifiuti interrati, i crolli e la variante da 8 milioni di euro. Inchiesta, quest’ultima, che vede coinvolto anche l’ex sindaco Vincenzo De Luca, oggi governatore della Campania. Insomma, se confermata la nomina di un ingegnere, al vaglio ci sarebbe una quarta inchiesta della Procura sul mega cantiere di Santa Teresa. E questa volta la vicenda sarebbe anche più complessa, perché riguarderebbe la contestata deviazione del torrente che fu triste protagonista dell’alluvione del 1954. L’annuncio è stato dato ieri mattina nel corso della conferenza stampa di Italia Nostra e No Crescent. Gli attivisti, nell’ambito delle nuove iniziative intraprese e da intraprendere a difesa dell’area di Santa Teresa, hanno annunciato anche l’imminente arrivo del tecnico incarico dalla Procura della Repubblica di Salerno sul cantiere della Piazza. Il tutto partirebbe da un loro esposto inoltrato tempo fa al Procuratore della Repubblica, al Noe e agli enti preposti. La preoccupazione riguardava proprio la deviazione del torrente Fusandola, compiuta proprio per far spazio alla piazza sul mare che accoglie il Crescent di Bofill. Diversi sono stati, infatti, gli esposti che Italia Nostra e No Crescent hanno, con tanto di reportage fotografici e relazioni tecniche, fornito all’autorità giudiziaria di Salerno che mantiene alta l’attenzione sul Pua di Santa Teresa.