Fondi per la Terra dei Fuochi per le Luci De Luca: “Chiacchiere a ruota libera” - Le Cronache
Ultimora

Fondi per la Terra dei Fuochi per le Luci De Luca: “Chiacchiere a ruota libera”

Fondi per la Terra dei Fuochi per le Luci De Luca: “Chiacchiere a ruota libera”

Per lui, il polverone sollevato in merito allo stanziamento di 909mila euro di fondi europei, inizialmente destinati alla promozione dei prodotti tipici e delle imprese nella campagna “Terra dei fuochi” per le Luci d’artista altro non è che «un’altra campagna mediatica contro di noi». Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca parla, nel consueto appuntamento televisivo del venerdì, della vicenda etichettandola come «chiacchiere a ruota libera, mistificazione» perché – dice – il lavoro effettuato sul fenomeno “Luci d’Artista” si è basato sull’incentivazione di campagne divulgative ed incentive non nell’utilizzo di questi fondi. Mi convinco sempre di più che nonostante gli sforzi per il rilancio della trasparenza e correttezza che l’Italia sia una palude burocratica, snervata e sminuzzata laddove la nascita di comitati che cercano di porre fine alla legalità e ai principi che garantiscono doveri si caratterizzano con lo slogan “No a quella cosa”». «Abbiamo avuto un incontro a Roma con Raffaele Cantone e con i tecnici – ha sottolineato il governatore – per l’attuazione di bandi di gara dove potranno partecipare tutte le aziende interessate e quando inizieranno le indagini selettive si farà una radiografia per verificare le capacità dei partecipanti». Martedì prossimo l’argomento sui fondi “distratti” a Terra dei Fuochi potrebbe approdare già all’esame delle commissioni regionali. Ed in particolare innanzi alla commissione trasparenza (guidata dalla Ciarambino) e alla commissione “Terra dei Fuochi” presieduta da Zinzi. Quanto all’udienza che si è tenuta giovedì, De Luca commenta: «Il Tribunale di Napoli si e’ riservato la decisione sulla questione della legge Severino che mi riguarda. Sono tranquillo e, lo dico anche a 5 Stelle e altri, continuo a lavorare». Mariangela Molinari