Fonderie pisano, botta e risposta 'Le Iene-De Luca - Le Cronache
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Fonderie pisano, botta e risposta ‘Le Iene-De Luca

Fonderie pisano, botta e risposta ‘Le Iene-De Luca

Un ‘botta e risposta’ lampo tra il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e Roberta Rei del programma televisivo ‘Le Iene’. L’inviato della trasmissione Mediaset chiedeva spiegazioni in merito alla questione delle Fonderie Pisano di Salerno, stabilimento industriale di via dei Greci, nel quartiere Fratte, da anni, e’ al centro di polemiche e di un caso giudiziario per l’impatto inquinante che avrebbe sull’ambiente e sulla salute di lavoratori e cittadini. “Presidente, salve, posso farle una domanda? Lei cosa ha fatto per i cittadini di Salerno che respirano i fumi delle fonderie Pisano?”, chiede Rei, a margine di un convegno a Palazzo di Citta’ di Salerno. A questa domanda, dopo un silenzio di qualche secondo, il ‘governatore’, gliela fa ripetere e poi risponde secco: “Quello che fanno tutti i sindaci. Si sono rivolti alle autorita’ competenti a fare i controlli sulle condizioni ambientali”. La giornalista Mediaset mostra allora una bustina trasparente in plastica contenente, dice, “polvere che i cittadini raccolgono”, e chiede se l’ex sindaco e’ mai andato in quel quartiere. “Ci sono andato”, replica De Luca, sottolineando di “aver risposto alla sua domanda”. Se poi “vuole fare propaganda, se la vada a fare da un’altra parte”, aggiunge De Luca, lasciando il salone del Gonfalone e chiudendo, dietro di se’, la porta della stanza della segreteria del sindaco. Qualche minuto dopo, l’inviata viene ricevuta dal primo cittadino salernitano, Vincenzo Napoli, che le spiega di essere favorevole alla delocalizzazione dell’opificio. “Quello che devo fare lo sto facendo. Io ci metto la faccia e la mia personale responsabilita’”, dice il sindaco evidenziandole di non poter chiudere lo stabilimento “in quanto sarebbe un atto inefficace che non serve a nulla. Il pericolo per la salute dei cittadini va certificato formalmente”. E conclude rimarcando di “non fare un atto per accontentare aspetti demagogici”, di “aver fatto, piu’ volte, una lettera all’Asl e all’Arpac per chiedere risposte formali che mi consentissero di chiudere le fonderie”. “Ho a cuore la salute dei cittadini – dice – cosi’ come tengo al destino dei tanti lavoratori impegnati nello stabilimento”.

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