Fondazione Ravello: alla fine la spunta De Masi. Silurato Sgarbi che era il favorito dell’ultimo momento - Le Cronache
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Fondazione Ravello: alla fine la spunta De Masi. Silurato Sgarbi che era il favorito dell’ultimo momento

Fondazione Ravello: alla fine la spunta De Masi. Silurato Sgarbi che era il favorito dell’ultimo momento

Alla fine è Domenico De Masi il nuovo presidente della Fondazione Ravello. Un ulteriore colpo di scena ha sancito l’elezione del sociologo alla guida della Fondazione, dopo l’ipotesi Vittorio Sgarbi avanzata nelle ultime ore. Comporranno il Cda, il salernitano Antonio Bottiglieri, Paola Servillo e il consigliere comunale di Ravello Paola Mansi. Il responso al termine del Consiglio di indirizzo celebratosi ieri pomeriggio a Napoli presso la sede della Regione Campania a palazzo Santa Lucia. Nonostante l’indisponibilità annunciata ieri mattina, il sociologo è stato chiamato a guidare nuovamente la sua creatura dopo quasi cinque anni dal distacco forzato. Per due mandati, dal 2002 al 2010, è stato presidente della Fondazione Ravello, rilanciando il Ravello Festival e conducendo una tenace battaglia per la realizzazione dell’Auditorium firmato da Oscar Niemeyer, che gliene aveva regalato il progetto. «Con la nomina di Domenico De Masi, possiamo ricominciare a lavorare fianco a fianco per il futuro del territorio e a progettare, uniti, per raggiungere nuovi traguardi». E’ il commento del sindaco Vuilleumier, al termine del Consiglio di indirizzo. Presenti alla seduta i membri del consiglio di indirizzo Gianpaolo Schiavo, Lelio Della Pietra, Giuseppe Liuccio,  il presidente della provincia di Salerno Giuseppe Canfora, Antonio Bottiglieri, il deputato Giuseppe De Mita (che si è dimesso dopo la votazione), Mimmo Palladino e Genoveffa Tortora. «Con lui, la Fondazione ricomincia da tre – dichiara il primo cittadino di Ravello – Dal momento che con la nomina di oggi, i tre soci fondatori, Regione Campania da un lato, e Provincia di Salerno e Comune di Ravello dall’altra, hanno ritrovato unità e armonia. Grande amico di Ravello e nostro cittadino onorario, ha sempre dedicato enormi energie allo sviluppo del territorio, anche in veste di assessore comunale alla Cultura e al Turismo». «Anche in questi anni di assenza dalla guida della Fondazione, non ha mai fatto mancare la sua disponibilità e la sua vicinanza alle iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale – aggiunge Vuilleumier – L’unanimità dei voti con i quali si è giunti alla sua elezione testimonia, semmai ce ne fosse bisogno, il consenso per le qualità umane e manageriali di De Masi. Una nomina che accoglie le nostre richieste, espresse ad inizio d’anno, di convergere su una figura istituzionale di alto spessore culturale, che riuscisse a promuovere entusiasmo, partecipazione e coinvolgimento del territorio. Qualità che il neo presidente assume tutte e che, unite ad un’ottima esperienza e conoscenza della “macchina” Fondazione, metterà in grado di rilanciare anche il Ravello Festival per farlo ritornare ai primi posti tra i grandi eventi nazionali e non solo».
Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della giunta regionale commenta così il nuovo Cda: «E’ stata sanata una ferita istituzionale aperta dalla precedente amministrazione regionale e giustamente annullata dal Tar. Viene così salvaguardato il rispetto del territorio ed evitato un danno alle attività d’istituto. In tal modo, la Fondazione potrà pienamente affrontare anche i problemi organizzativi ed amministrativi della stagione culturale in corso».
Al termine della votazione, Giuseppe De Mita, che ha votato per De Masi, si è dimesso dal Consiglio d’Indirizzo. «Il suo è stato un gesto di grande responsabilità essendo stato nominato dalla precedente governance regionale (Caldoro, ndr)», ha commentato il presidente della Provincia, Giuseppe Canfora. «Con l’elezione del professor De Masi, figura di alto prestigio culturale – ha aggiunto il presidente Canfora – inizia una nuova fase per il futuro culturale del nostro territorio e per nuovi obiettivi. La sua elezione rappresenta una sollecitazione ad unire le forze, creando un progetto che si trasformi in un programma organico per il rilancio culturale di tutto il territorio. E’ un forte invito a mettere da parte i dissapori di un tempo, un invito alla collaborazione rivolto a tutti gli attori sociali impegnati nella promozione della cultura in ogni sua declinazione».
(andpell)