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Finti matrimoni, oggi il Riesame

Pina Ferro
Matrimoni combinati finalizzati all’acquisizione della cittadinanza italiana. Oggi il tribunale del Riesame deciderà sull’appello presentato dalla Procura per chiedere la custodia cautelare per tutti gli oltre settanta indagati coinvolti nell’operazioni “Unioni di Fedi” che ha portato alla luce un giro di matrimoni tra italiane ed extracomunitari, finalizzato all’ottenimento del permesso di soggiorno. Un matrimonio che durava il tempo di diventare cittadino italiano per poi separarsi. A ricorrere ai giudici del Riesame è stato il pubblico ministero Elena Guarino. Il magistrato aveva chiesto la custodia cautelare per tutti gli indagati, richiesta che non fu accolta in toto dal Gip Emiliana Ascoli. Nel luglio scorso in manette finirono Laura Iadanza 56 anni di Battipaglia, la nipote Carmela Ielpi 36 anni di Battipaglia ristretta agli arresti domiciliari. A mettere la parola fine alle unioni truffaldine furono i carabinieri della compagnia di Battipaglia diretti dal capitano Erich Fasolino. I militari Arma, su disposizione della Procura di Salerno arrestarono, zia e nipote e notificarono nei confronti di altre cinque persone il provvedimento di obbligo di dimora nel comune di residenza. Laura Iadanza era la promotrice dell’attività che vedeva coinvolti anche altri membri della famiglia. Settanta i soggetti indagati e accusati di concorso in favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, induzione alla falsità ideologica ed alterazione di stato. Le indagini affidate al sostituto procuratore Elena Guarino. E’ stato il comandante della stazione di Olevano sul Tusciano ad insospettirsi per alcune unioni civili tra soggetti anche con un grossi divario di età.