Fi tra spaccature interne ed il nodo Cava de' Tirreni - Le Cronache
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Fi tra spaccature interne ed il nodo Cava de’ Tirreni

Fi tra spaccature interne ed il nodo Cava de’ Tirreni

di Andrea Pellegrino 

Il tavolo del centrodestra si sarebbe avviato non senza polemiche. L’attesa ed aspirata unità per ora resta sulla carta. Non fosse altro che a scandire la crisi interna a Forza Italia è lo scontro a distanza tra un sempre più insofferente Salvatore Gagliano e la dirigenza del partito (in primis Antonio Roscia). Il primo, in particolare, chiede una maggiore partecipazione, il secondo risponde, in sintesi, che «gli assenti hanno sempre torto». «Ma questa gente dove sta?», s’interroga Roscia che prosegue: «Perché non mi chiama o sale sul partito? Sanno solo scrivere su facebook?». Ma al di là delle polemiche online, al centro dei dissidi interni c’è il caso Regionali, che nessun tavolo politico potrà ricucire. La lista dei forzisti sarebbe già stracolma di persone e le ambizioni di alcuni potrebbero far saltare anche l’intesa con le altre forze che lentamente si sta avviando nei vari comuni, in vista del rinnovo delle loro cariche. Il tavolo – la cui prima riunione si è tenuta venerdì – potrebbe saltare per il caso Cava de’ Tirreni, dove il sindaco Marco Galdi è sempre più intenzionato a mandar via i forzisti dalla sua squadra di governo. A quanto pare sarebbe questione di giorni, poi Forza Italia potrebbe ritrovarsi all’opposizione e senza rappresentanti in giunta. Il patto sarebbe già sancito con i Fratelli d’Italia che conquisterebbero un assessorato (dovrebbe entrare Alessandro Schillaci) in cambio del sostegno consiliare forte all’amministrazione Galdi e di una riconferma del sindaco uscente alle prossime amministrative. Dietro le quinte ci sarebbe anche Giovanni Baldi, il consigliere regionale che ancora deve sciogliere la riserva sul partito d’appartenenza. Certo è che così come Galdi anche Baldi vuole tentare il bis. Se dovessero essere confermate le indiscrezioni, si metterebbe male per il percorso unitario immaginato a livello provinciale. L’unità sarebbe compromessa proprio in uno dei comuni più grandi della provincia di Salerno (città d’adozione di Edmondo Cirielli) ed attualmente a guida centrodestra.