La linea, da settimane, è sempre la stessa, ripetuta con costanza ad ogni occasione: “Aspettiamo di vedere cosa succede a Roma e ci regoleremo di conseguenza”. Una linea sposata in pieno anche dall’ex ministro Mara Carfagna che tiene ancora sulle spine Gaetano Amatruda e, pur dicendosi convinta della scelta di candidarlo, avverte: “Alla luce di ciò che accadrà a Roma mi auguro che a Salerno saremo così responsabili e dotati di buon senso da mettere da parte personalismi e individualismi”. Insomma, il messaggio pare essere chiaro: se si dovrà cambiare, si cambierà. La parola d’ordine, dunque, in casa Forza Italia Salerno sembra essere “per ora”. “Purtroppo anche gli equilibri su Salerno dipendono da quello che sta accadendo a Roma, da come si definirà la questione su Roma e anche e soprattutto su come si delineeranno le alleanze –continua la Carfagna, a Salerno ieri mattina per un dibattito, convinta comunque della scelta di mettere in campo Gaetano Amatruda – Noi ci auguriamo che il centrodestra possa presentarsi unito e compatto ovunque, perché solo uniti si può costruire una proposta politica seria, credibile e alternativa al centrosinistra ma soprattutto vincente. Per ora siamo fermi su Amatruda, dipende però da quello che accadrà. Il candidato rappresenta una risorsa per il centrodestra salernitano, una persona per bene, trasparente e appassionata, che sa parlare alla città e sa toccare le corde giuste, ma è chiaro che se il quadro politico dovesse cambiare alla luce di quello che accade a livello nazionale, saremo pronti con lui a fare le opportune riflessioni”. In merito alla questione si è espresso anche il coordinatore provinciale Enzo Fasano, che non si sbilancia per quanto riguarda la conferma del candidato ed esprime la volontà di trovare insieme a quest’ultimo una soluzione adeguata: “Allo stato attuale Gaetano Amatruda resta il candidato perché mette insieme almeno un pezzettino di partiti e coalizioni, se in queste ore il quadro dovesse cambiare, Amatruda sa che insieme a lui si troverà una soluzione. Non so se Amatruda dovrà fare un passo indietro o in avanti, dipenderà dalle condizioni che suggerirà l’attualità”. Per Zitarosa invece “unione” è la parola chiave per le amministrative 2016, qualsiasi dovesse essere il nome, ma solo se risultato di una ricercata unità all’interno dei partiti: “Se oggi c’è l’unione dei partiti va bene anche Amatruda, ma se non c’è l’unione dei partiti e c’è un nome che riunisce i partiti sarà meglio così. Celano, Ciccone, Zitarosa qualsiasi nome”. Intanto Amatruda continua il suo lavoro in città, forte delle sue convinzioni e soprattutto della politica “a servizio” della gente, convinto della scelta fatta per mettersi in gioco: “Si va avanti con questo progetto, che non è solo mio ma è un progetto nuovo che c’è all’interno di Forza Italia e del centrodestra e soprattutto un progetto che tende sempre meno a guardare il dibattito all’interno dei partiti, ma che mette come priorità i problemi dei salernitani. Seguo poco le vicende all’interno dei partiti ora perché sono impegnato in altro, seguo i problemi della città e credo che questo ci chieda la gente, il chiacchiericcio dei partiti credo che interessi poco”. Poi conclude: “Noi stiamo ancora chiedendo ai salernitani di occuparsi del problema dei partiti, ma dovrebbe essere la politica ad occuparsi dei problemi, bisogna cambiare e abbandonare questi ragionamenti tutti interni ai partiti”.
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