Festa saltata, bufera al Comune. Napoli: «Sollecitato dalla Questura» - Le Cronache
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Festa saltata, bufera al Comune. Napoli: «Sollecitato dalla Questura»

Festa saltata, bufera al Comune. Napoli: «Sollecitato dalla Questura»

di Andrea Pellegrino

Nervosismo alle stelle, ieri mattina, a Palazzo di Città. L’annullamento della festa dei dj, le polemiche all’interno della maggioranza e le dure dichiarazioni di Horace Di Carlo, che si è sospeso dal gruppo consiliare, hanno surriscaldato l’ambiente. Il sindaco Enzo Napoli, dopo vari confronti, ha affidato a una nota la sua scelta di firmare l’ordinanza che vietava la somministrazione in vetro di bevande alcoliche. Un atto arrivato a poche ore dall’inaugurazione, che ha portato alla scelta da parte degli organizzatori di annullare l’iniziativa ed ha acceso le polemiche, soprattutto all’interno della sua stessa maggioranza. Ma non solo. Sarebbe pronta una richiesta di risarcimento del danno da parte degli organizzatori. Un importo che, in base a quanto investito per la buona riuscita della manifestazione, sarebbe abbastanza importante, tanto da preoccupare ulteriormente i vertici dell’amministrazione comunale. Circa cinquecentomila euro, secondo le prime stime. Napoli chiarisce: «Il giorno prima dell’evento, a seguito di un’attività istruttoria resa complicata da ritardi non ascrivibili all’amministrazione comunale, è pervenuta al sindaco un’ultima sollecitazione della Questura relativa “alla vendita, detenzione, somministrazione di superalcolici e bevande in bottiglie di vetro e lattina”. Ovviamente tale sollecitazione è stata fatta propria dal sindaco e notificata agli organizzatori i quali, malgrado avessero anche iniziato l’allestimento dei locali, hanno ritenuto di non poter ottemperare alle prescrizioni imposte dagli organi competenti, annullando l’evento». Ma l’amministrazione, precisa il sindaco, «ha tutta l’intenzione di sostenere questa e simili iniziative nel rispetto totale, come è ovvio che sia, della sicurezza e della salute di tutti i partecipanti nonché dell’impegno degli organizzatori». Tant’è che lo stesso Napoli ricostruisce la vicenda: «Il Comune di Salerno fin dal mese di luglio, con la concessione del patrocinio, ha approvato e sostenuto l’organizzazione del “It 20th Anniversary” presso la struttura comunale del Polo annonario. L’evento è stato finanche presentato presso lo stand del Comune di Salerno in occasione dell’ultimo TTG di Rimini, avendo ritenuto la manifestazione di notevole rilievo promozionale per la nostra città. Ovviamente l’amministrazione comunale si è costantemente relazionata con la Commissione spettacoli deputata a verificare la fattibilità dell’evento al fine di garantirne la migliore organizzazione con l’impegno a sostenere una movida di qualità e sicura. Con l’avvicinarsi dell’evento, assunte anche informazioni sulle presenze previste, sono diventate sempre più stringenti le prescrizioni relative al numero di biglietti vendibili. Sono prescrizioni, giova ricordare, previste da Leggi e Regolamenti al fine di garantire la totale sicurezza degli organizzatori, degli artisti impegnati e del pubblico presente in gran misura composto da giovani e giovanissimi. Il Comune di Salerno ha operato – dunque – fin dal momento della prima istanza per il felice svolgimento della manifestazione avendo a cuore il divertimento giovanile, lo spirito d’impresa degli organizzatori ma anche e soprattutto la salute e la sicurezza di tutte le persone che avrebbero partecipato all’evento». Il 28 novembre la delibera di giunta, con Napoli relatore sull’argomento, con la concessione del patrocinio e dei padiglioni (a pagamento) del centro Agroalimentare. La società, infatti, ha riconosciuto (o avrebbe dovuto riconoscere) un corrispettivo di 4500 euro, oltre l’Iva, per l’utilizzo degli spazi