Fabbricatore: “Il concorso fu bandito da Villani” - Le Cronache
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Fabbricatore: “Il concorso fu bandito da Villani”

Fabbricatore: “Il concorso fu bandito da Villani”

“In politica ormai la cattiveria non ha limiti. Quello che è successo ha dell’inverosimile”. Giuseppe Fabbricatore, consigliere del Comune di Nocera Superiore, viene indicato dalla Procura di Salerno, il pm Montemurro è il titolare dell’inchiesta, come il trait d’union tra la politica e la malavita organizzata per mettere in moto il meccanismo del tesseramento Pdl del 2011. Nell’inchiesta viene associato all’ex coordinatore di Nocera Superiore il nome di Pasquale Loreto. “Resto allibito nel leggere e nell’ascoltare certe cose. Per quanto concerne questa vicenda spero di poter chiarire presto ogni cosa davanti al magistrato e, contestualmente, ho piena fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e dei magistrati”. Fabbricatore non fatica ad esternare il proprio malessere. “E’ da più di un anno che si parla di questa storia delle tessere. Una vicenda che ha fatto male al sottoscritto, alla mia famiglia, che sta vivendo giorni terribili, ed al presidente Cirielli di cui ho una grandissima stima. Vederlo coinvolto in una situazione del genere mi fa male perché so quanto per lui il rispetto per la legalità venga prima di ogni altra cosa. E’ stata sempre al centro dei suoi discorsi e, nei suoi discorsi, ci ha sempre esortato ad avere rispetto per la legge ed anche per questo fa ancor più male vederci coinvolti in questo polverone giudiziario. Ho 46 anni e credo di aver visto di tutto e, soprattutto, ho compreso che ormai il mondo della politica è arrivata a livelli che vanno oltre l’appartenenza ed il credo. C’è gente che forse si venderebbe anche i figli per ottenere quello che vuole”. Un’inchiesta frutto di un “complotto” lascia quasi intendere il consigliere comunale. “Ci sono persone che evidentemente non avendo argomenti sui quali confrontarsi seriamente usano ancora il vecchio sistema della lettera anonima per farsi strada – spiega Fabbricatore. Ma prima o poi tutti i nodi verranno al pettine o qui o davanti al signore chi ha fatto questo ne renderà conto.
Io sono a posto con la coscienza”. Poi entra nello specifico. “Si parla da tempo di questa storia delle tessere ma sfido chiunque a dimostrare che non sia conforme alla procedure corretta. Davvero resto sconvolto da tutto quello che sta accadendo alla mia famiglia ed all’onorevole Cirielli”. Fabbricatore si sofferma anche sulla questione del concorso vinto dalla moglie, Assunta Manzo. “Non comprendo il nesso con la vicenda delle tessere. Il concorso è stato bandito dalla giunta Villani ed il tesseramento Pdl è partito nel 2011. Non comprendo perché ci si è soffermati soltanto su mia moglie, che tra l’altro ha due lauree, e non su altre 200 candidati. Questa è un’autentica cattiveria”. Chiosa finale sul futuro politico. “Sicuramente è una vicenda che mi ha segnato ma non ho intenzione di mollare. Farei un passo indietro solo se Cirielli non volesse più avvalersi del mio apporto”. L’ex presidente della Provincia, che sarà ascoltato il 9 agosto dal pm Montemurro, sarà difeso dall’avvocato Marco Salerno. Prima della pausa ferragostiana potrebbe essere ascoltato anche Fabbricatore. “Nel corso della perquisizione ho rinunciato anche ad avvalermi dell’avvocato. Ho la coscienza a posto e sono pronto a dimostrarlo”.