Ex magistrati candidati con il Pd, “Ora istituire una commissione d’inchiesta” - Le Cronache
Attualità Politiche 2022

Ex magistrati candidati con il Pd, “Ora istituire una commissione d’inchiesta”

Ex magistrati candidati con il Pd, “Ora istituire una commissione d’inchiesta”

di Erika Noschese

Per molti di loro manca solo la telefonata da Roma ma il grosso è fatto. È stato un Ferragosto intenso per la coalizione di centrosinistra che ha dovuto fare i conti con i “big” da salvare, piazzati un po’ ovunque anche se il grosso del lavoro è stato fatto in Campania. Così, Roberto Speranza è capolista a Napoli; Enzo Maraio vola nel Lazio, al secondo posto e Piero De Luca resta nella sua città con una vittoria ormai in tasca. Ma le candidature, soprattutto quelle del Pd, hanno spaccato la politica, tra chi plaude e chi attacca. E c’è anche chi chiede una commissione di inchiesta: è il caso del Questore della Camera e deputato di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli puntando il dito contro la candidatura di ex magistrati. “Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Ed ecco che la sinistra ripropone nelle proprie liste i nomi di importanti magistrati in pensione. Altro che terzietà della giustizia. Il M5S, in particolare, ha una vera e propria passione per i magistrati antimafia. Nel loro listino, infatti, ci sono due importanti ex magistrati, Roberto Scarpinato e Cafiero De Raho. Ho già proposto una commissione d’inchiesta che verificasse il ruolo di potenti magistrati poi passati nelle file del Pd. Dopo questa ulteriore vicenda, sarà assolutamente necessaria – ha dichiarato Cirielli – Circa un mese fa ho proposto l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sulle indagini contro il Pdl avvenute nel periodo in cui ero presidente della Provincia di Salerno e Franco Roberti, ex assessore regionale di De Luca e ora eurodeputato del Pd, era procuratore del tribunale di Salerno. Indagini che hanno portato decine di persone a essere indagate, perquisite e perfino arrestate. Tutte inchieste per lo più finite archiviate in istruttoria o comunque nel nulla, con assoluzioni in tutti i gradi di giudizio, ma che hanno indirettamente e oggettivamente avvantaggiato De Luca alla conquista della Regione nel 2015, perché disarticolarono e delegittimarono in quegli anni, nel salernitano, dove l’attuale governatore sbancò, il centrodestra”. A storcere il naso anche il consigliere di minoranza di Agropoli, Raffaele Pesce, leader di Liberi e Forti: “Mi fa piacere che molti politici, dal nord al sud della provincia di Salerno, si stiamo finalmente rendendo conto di cosa sia il Pd campano e scelgano di uscire dalla piramide feudale nella quale non si vedono posizionati sul gradino giusto”, ha infatti dichiarato Pesce. Il riferimento, verosimilmente, è a Federico Conte, il parlamentare uscente di LeU che ha deciso di fare un passo indietro e rinunciare alla candidatura. “Fino a ieri hanno rafforzato valvassori e valvassini locali, senza avere il coraggio di prendere altre posizioni per creare una politica davvero libera, non a parole. Bene, c’è sempre tempo per capire e per cambiare – ha poi aggiunto Raffaele Pesce – Sul Pd nazionale l’inconsistenza e la ambiguità della politica rende superfluo ogni commento. Spero che gli altri partiti rispettino le storie umane ed i territori: la diminuzione dei parlamentari e la legge elettorale, volutamente mantenuta, non lo fanno! Poveri Territori marginali, povera Italia…fatta di tanti territori marginali”. Plaude alla ricandidatura di Piero De Luca, invece, l’ex consigliere regionale Corrado Matera: “Stiamo vivendo un tornante della storia complesso e di estrema difficoltà per il Paese e a maggiore ragione per il Sud. È un momento, più che in qualsiasi altra stagione del passato, nel quale vanno compiute e definite le giuste scelte. La riduzione dei parlamentari renderà maggiore la distanza tra il Parlamento e i territori, che potranno essere tutelati e crescere solo se nelle Camere andranno uomini competenti, autorevoli e veri conoscitori delle innumerevoli e problematiche ansie e preoccupazioni che quotidianamente la nostra gente vive – ha dichiarato – È innanzitutto sulla scorta di queste considerazioni politiche che agiremo e ci adopereremo per stare a fianco, in questa decisiva campagna elettorale, con orgoglio e grande convinzione, all’on. Piero De Luca, capolista del Pd alla Camera dei deputati nella lista proporzionale nella circoscrizione Salerno- Avellino. Per chi conosce, come me, le qualità umane e politiche di Piero De Luca, la sfida che ci attende è ancora più appassionante e straordinaria. In questi anni, Piero ha lavorato con slancio e concretezza alla soluzione delle urgenze e delle emergenze dei nostri territori. La sua presenza in Parlamento, la sua preparazione culturale e politica, saranno motivo di garanzia per tutti noi. Per questo saremo con lui in segno di amicizia, di condivisione e soprattutto per ciò che ha fatto e che, sono sicuro, continuerà a fare per l’intero territorio della Provincia di Salerno. Uniti per Piero De Luca”.E non può mancare, per ovvie ragioni, il plauso del presidente della Provincia, Michele Strianese: “L’onorevole Piero De Luca, infatti, non ha fatto mai mancare il suo impegno per i temi fondamentali del programma del Pd: lavoro, sicurezza, scuola, ambiente, territorio, solidarietà e vicinanza alle fasce deboli, Europa, Pnrr. L’ On. Piero de Luca è stato sempre vicino ai Comuni ed alla Province, consapevole che l’azione territoriale degli Enti Locali ed in particolare dei Sindaci, è fondamentale per la messa a terra del Pnrr e l’erogazione di servizi sempre più efficienti ai cittadini – ha detto – Ha sempre assicurato, inoltre, la sua presenza fisica sul territorio salernitano e campano, nonostante il suo importantissimo incarico nazionale di vice capogruppo dei deputati del Pd. La rielezione dell’On. Piero De Luca a deputato della Repubblica Italiana e la contestuale forte affermazione del PD, sono fondamentali per difendere la nostra Provincia di Salerno, i Comuni, i nostri bellissimi territori, e per favorire l’attuazione del Pnrr e lo sviluppo locale delle imprese, arginando la deriva populista ed estremista di una destra che ha visione completamente diversa dell’Europa e del governo dell’ Italia”.