Esposito: «Sì all’unità del centrodestra» - Le Cronache
Attualità

Esposito: «Sì all’unità del centrodestra»

di Andrea Pellegrino

«Anche se c’è stata qualche fuga in avanti, lavoreremo per l’unità del centrodestra». Il riferimento del senatore Giuseppe Esposito, ieri “padrone di casa” della convention salernitana del Nuovo Centrodestra, è ai casi di Nocera Superiore e Sarno, dove sostanzialmente Forza Italia e l’Udc hanno scelto già i loro candidati sindaco, escludendo così Fratelli d’Italia e lo stesso movimento di Alfano. Ma i margini, almeno per Esposito, ci sarebbero tutti per ricompattare il centrodestra, affinché – dice – «ne esca vittorioso alle prossime consultazioni amministrative. E noi faremo la nostra parte. Ai nostri amici – incalza – diciamo solo che questo movimento è in crescita e crescerà sempre di più». Con Schifani in testa, ieri mattina all’hotel Mediterranea di Salerno, il Ndc ha fatto il suo ingresso ufficiale a Salerno ed in provincia. Le troppe sedie vuote in platea lasciano il segno di una flotta di amministratori che resta a guardare. Di ufficiale ormai ci sono le posizioni di Roberto Celano e Raffaele Adinolfi, i due consiglieri comunali di Salerno che hanno lasciato il gruppo di Cirielli (Fratelli d’Italia) per sposare il progetto del vicepremier. In prima fila ci sono l’ex deputato Guido Milanese (vicino alle posizioni del ministro Quagliariello) e l’ex consigliere regionale Pasquale D’Acunzi. Poi Lello Ciccone, la cui presenza conferma l’adesione al Ndc ed il consigliere provinciale Franco Annunziata, anch’egli fino a ieri cirielliano doc. Timida comparsa del dottor Mimmo Della Porta, di recente nominato direttore sanitario del Ruggi d’Aragona mentre è folto il gruppo che viene da Cava de’ Tirreni e composto dall’assessore Marco Senatore e dal presidente del Consiglio comunale Antonio Barbuti. Per il resto visi non noti, ad eccezione di qualche storico ex diccì o di qualche nostalgico della prima Repubblica in attesa di collocazione. Esposito annuncia la costituzione di ben «116 circoli nella sola provincia di Salerno». Poi aggiunge: «Arriveremo a numeri importanti, perchè è all’interno dei circoli che si sceglieranno i candidati sui territori». Ed ancora propone: «Sicuramente ci saranno le primarie di partito ma non escludo neppure quelle di coalizione». In provincia di Salerno la guida è affidata al cavese Giovanni Baldi. «Mancava il contatto con il territorio – dice il consigliere regionale – con questo movimento è possibile instaurare nuovamente un legame con i cittadini». Baldi, infatti, non risparmia accuse al Pdl: «L’elettorato si è sentito tradito perché il partito si è allontanato dalla gente. Occorre una rivisitazione della politica, ragionando alla vecchia maniera. Io ad esempio non ho mai chiuso le mie segreterie politiche». Ed a Baldi ora toccherà il compito di comporre le liste, in vista degli appuntamenti elettorali per il rinnovo dei sindaci in molti comuni del salernitano. E, considerato l’avvio da parte degli alleati, la strada sembrerebbe abbastanza in salita.